DAL LAVORATORE SLAI COBAS SC
Per quanto la situazione
che viviamo come operatori della sanità sia estremamente
“pericolosa” e l’istinto di “sopravvivenza” personale
consigli di automettersi in quarantena per “sentirsi sicuri”, è
vero il contrario. Siamo più sicuri se siamo più consapevoli delle scelte del governo e
soci di trattarci come carne da macello e iniziamo a rifiutare questa
logica di fare gli agnelli sacrificali. Si può
fare, si deve fare.
Sui contagiati tra
lavoratrici/lavoratori/medici/operai/appalti, il primo dato che emerge è che i
contagi da covid sono tanti di cui non si “conosce” (non viene
portato a conoscenza dalla dirigenza) il percorso di contagio; non solo non hanno fatto i controlli
a tutti i lavoratori e pazienti, ma continuano a non fornire tutti
gli ausili necessari. Ieri in mensa è stata l’occasione per poter
fare un comizio molto urlato e preciso nella denuncia sulla criminale mancanza di comunicazione, fornitura delle protezioni e sui comportamenti dei vari dirigenti
preposti a queste mansioni; una di queste dirigenti, medico, sanitarie andava in giro senza mascherina e
senza mantenere le distanze e per giunta entrava in mensa senza che
quelli che devono controllare il flusso le dicessero nulla. Ho
iniziato ad urlare (tutti i presenti in quel momento hanno potuto
ascoltarmi, lavoratori e amministrativi, e i lavoratori della mensa)
che non era accettabile che questo potesse succedere e per giunta da
parte una dirigente che per mestiere queste procedure le dovrebbe
conoscere e farle applicare. Questo ha prodotto che i responsabili al
controllo subito si sono attivati per farle mettere la mascherina e
lei come se scendesse dal pero “ma anche per venire in mensa
bisogna indossare la mascherina?”. Al che ho rincarato la dose e ho
urlato “voi che dovreste conoscere le normative anziché dare
l’esempio mandate un messaggio distorto per dire che va tutto bene
e che la direzione sta operando al meglio, mentre non state fornendo
tutto il materiale necessario a chi è costretto a lavorare col
rischio di contagiarsi e contagiare altri. Tanto voi se vi contagiate
potete lavorare da casa e vi potete curare dai vostri amici della
sanità privata. Ma questo schifo statene certi che lo faremo uscire
fuori costi quel che costi”.
DA UNA LAVORATRICE
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