Profumo,
amministratore delegato della Leonardo,
insieme al Presidente De Gennaro (lo storico capo della polizia del
G8 di Genova): “condivido
la responsabilità di guidare 80mila persone che compongono il
settore aereospazio, Difesa e sicurezza... è evidente che
aereospazio, Difesa e sicurezza è il cuore tecnologico del paese,
esso è imprescindibile per garantire i nostri confini, la sicurezza
cybernetica, trasmissioni, comunicazioni, sistemi satellitari. Il
cuore può rallentare ma non può fermarsi... Leonardo, in costante
raccordo con il Ministero della Difesa – oggi il PD Guerini – ha
continuato a garantire l'operatività e il funzionamento dei servizi
strategici ed essenziali per il paese: centro spaziale del Fucino...,
il nostro security operation centre di Chieti... E' chiaramente un
tema non solo industriale ma di sicurezza nazionale... (Se
si ferma Leonardo) è
in gioco la sopravvivenza di un sistema industriale... è un pilastro
della sovranità nazionale”.
In Avio aereo 4500 operai a
Rivalta (TO), Brindisi, Pomigliano, Cameri. A Rivalta un lavoratore è
risultato positivo, il settore ha ripreso le produzioni lunedì 23. A
Pomigliano due operai sono risultati positivi, la fabbrica ha
continuato e le misure di sicurezza non sono osservate in particolare
in tante micro aziende dell'indotto.
Boccia,
capo della Confindustria:
“Si
vuole cercare il capo espiatorio e Confindustria non ci sta... Le
filiere sono trasversali non si possono forzare dentro un codice
Ateco... In moltoi settori la domanda è zero e quindi è zero anche
l'esigenza di tenere aperti i cancelli. Ma dove c'è domanda devono
continuare a produrre...”
“Il
decreto del governo va incontro alla vostra richiesta di
flessibilità?”. “Crediamo che affidare ai prefetti il controllo
delle aziende che devono garantire le filiere essenziali sia lo
strumento giusto...”
(A
proposito se c'è un futuro per i lavoratori in cassintegrazione):
“Siamo
molto concreti. La cassintegrazione ampliata va benissimo, ma chi è
a fatturato zero, prossimo a zero... serve un fondo di garanzia
nazionale, ampliato anche a livello europeo... E' l'unico modo per
evitare che alla fine di questa crisi le imprese non possano più
aprire”
“L'intervento
dello Stato per sostenere le aziende strategiche che ne pensa?”
“In
questi giorni i valori di Borsa sono scesi in modo rilevante.
Dobbiamo evitare che i gruppi strategici per il Paese passino in mani
straniere a prezzi da svendita”.
A
Brescia
sono morti anche due storici delegati. Bonometti, Confindustria, ha
chiesto di lasciare aperto il più possibile.
“In
questi giorni lavoratori ci raccontavano di dover lavorare senza
protezione, senza guanti, senza mascherine, non rispettandi la
distanza di sicurezza. Ma quando gli chiedevamo di dirci quale fosse
l'azienda per poter intervenire, la risposta era il silenzio, nessun
nome per paura di perdere lavoro o salario, quasi fossero ricattati”
- Bertoli segretario Fiom Brescia.
Il
padrone dei padroni di Bergamo,
Bombassei/Brembo
con stabilimenti a Bergamo, Brescia, “La
Brembo ha chiuso fino al 3 aprile, poi si vedrà... Anche i nostri
clienti hanno chiuso gli stabilimenti. Dall'Europa agli Stati Uniti
il mercato dell'auto è fermo. Certo le conseguenze per la filiera
dell'automotive potrebbero essere gravissime”
“C'è
speranza di una ripartenza veloce?”
- “Ho
seguito la gestione dell'emergenza in Cina dove abbiamo cinque
stabilimenti. Il governo ha prolungato la chiusura delle fabbriche
per il Capodanno cinese di due settimane. Poi hanno ricominciato
dimostrando che è possibile riprenderenin tempi ragionevoli le
attività... Forse si poteva decidere qui a Bergamo il blocco totale
una settimana prima”
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