queste notizie provengono dalla stampa borghese indiana, ma sono utili anche nelle sue deformazioni di parte della borghesia a comprendere la dinamica della situazione
Con
un un netto cambio nella loro strategia di comunicazione, i maoisti
del Chhattisgarh hanno deciso di intervenire sulle più scottanti e
controverse misure a livello nazionale come il Citizenship Amendment
Act (CAA), il National Register of Citizens (NRC) o il National
Population Register (NPR) e su come vengono trattate le minoranze in
generale, come parte di nuova offensiva nella lotta contro lo Stato.
In
precedenza, l’approccio era volto ad attrarre la popolazione locale
del Bastar ai problemi che investivano le vite dei tribali: lo "Jal,
Jungle, Zameen" (acqua, foresta, terra). Le denunce erano
principalmente centrate sulle presunte atrocità da parte della
polizia locale, contro i progetti di sviluppo "non graditi",
contro le società minerarie e la costruzione di strade.
In
una recente dichiarazione ufficiale, questi estremisti di sinistra si scagliano contro il programma Hindutva della destra indiana
ed esprimono il loro sostegno alle minoranze. Ciò avviene nel
contesto del perdurante prolungato della destra contro intellettuali
di sinistra additati come "Urban Naxals" (naxaliti urbani,
ndt).
In
una dichiarazione diffusa il 7 marzo, il PCI (maoista) lancia un
violento attacco contro il Bharatiya Janata Party e il suo ispiratore
ideologico, il Rashtriya Swayamsevak Sangh (RSS), accusati di imporre
all’India l'ideologia "Hindhva brahminica" per opprimere
e soffocare la voce di Dalits, Adivasis , minoranze, contadini, donne
e gruppi progressisti. Sono attaccate anche le politiche del governo
centrale di Narendra Modi.
“Con
il CAA e il NRC, il governo ha incluso nella lista lista nera 19
milioni di indiani e si appresta a dichiararli non cittadini. Un gran
numero di poveri in Assam è stato deportato nei centri di detenzione
perché non è riuscito a fornire i documenti che dimostrino la loro
cittadinanza. Con l'introduzione di
una tripla proposta di legge sul
talaq (la forma di divorzio in uso tra i musulmani in India), il
governo Modi pretende di essere dalla parte delle donne musulmane, ma
è falso”, afferma Sainath nella dichiarazione il segretario del
Comitato Divisionale Darbha, Dandakaranya, del CPI (maoista)ha
affermato.
Perché
i maoisti si occupano di questioni nazionali?
Probabilmente
è il tentativo da parte del gruppo estremista di ampliare la propria
base sociale -oltre le terre tribali- ed entrare nelle aree urbane,
ottenere la simpatia e tacito sostegno di coloro che sono o critici
dell'attuale governo o che hanno in qualche modo patito le politiche
del governo centrale di Modi.
Come
affermava Mao Zedong, padre fondatore della Repubblica popolare
cinese, se la lotta armata e il movimento nelle aree rurali è la
prima priorità, va data importanza anche alla lotta urbana.
"L'obiettivo finale della rivoluzione è la presa delle città,
delle basi principali del nemico, e questo obiettivo non può essere
raggiunto senza un adeguato lavoro nelle città", scriveva Mao.
Il
documento dei maoisti “Strategia e la tattica nella rivoluzione
indiana” afferma: “Oltre che alla classe operaia e le masse di
poveri nelle città, dobbiamo anche prestare particolare attenzione
alle donne che lavorano, agli studenti, ai giovani, agli insegnanti e
agli intellettuali della classe media di altre professioni ... e
anche alle attività del movimento nelle città”
Dietro
garanzia di restare anonimo un ufficiale impegnato nelle operazioni
anti-Naxalit in Chhattisgarh ha dichiarato a Firstpost: “Dato che i
maoisti mirano ad espandere la loro base ideologica oltre il Bastar e
gli altri territori forestali, e anche a reclutare quadri, in
diminuzione da oltre un decennio, utilizzano specificamente queste
problematiche nazionali, oggetto di polemiche, come strumento di
propaganda. Questo è anche un modo per ottenere un sostegno
indiretto alla loro causa (Naxalismo) tra i moderati indiani e
mettersi in contatti con i gruppi loro interlocutori.”
Nel
corso degli anni, c'è stato un netto declino tra i ranghi maoisti,
dato che il reclutamento per i loro "Dalams" (piccole unità
armate della guerriglia) nelle aree tribali è diventato sempre più
difficile a causa del piano d'azione su due fronti del governo
-crescente l'offensiva delle forze di sicurezza e progetti di
sviluppo dei territori colpiti dal Naxalismo. Anche i tribali stanno
comprendendo la vacuità dell'ideologia maoista e della violenza
contro alcuni di loro in quanto "informatori della polizia".
Perciò da qualche tempo il numero di Naxaliti che si sono arresi
allo Stato e aumentato rispetto a quanti sono stati reclutati.
Le
Operazioni anti-Naxal dello Stato sono “un falso in malafede”.
La
macchina di propaganda del PCI (maoista) non si limita ad attaccare
il BJP e le politiche del RSS o del governo centrale, le offensive
anti-Naxal del governo sono definite un "falso in malafede".
La
serie di offensive lanciate recentemente dalle forze di sicurezza col
nome “Operazione Prahar” per combattere il Naxalismo nelle
roccaforti maoiste del Bastar ha aggiunto una nuova dimensione allo
scontro tra lo Stato e i Naxaliti in Chhattisgarh. La Operazione
Prahar è un'operazione anti-Naxal di una forza congiunta che
comprende il battaglione CoBRA del CRPF, la Task Force speciale (STF)
della polizia di Chhattisgarh e le guardie della riserva distrettuale
(DRG).
Smentendo
le dichiarazioni dello Stato sui successi della operazione nel mese
di febbraio, i maoisti le definiscono "fake" e parte del
"tentativo dello stato di reprimere il movimento rivoluzionario
Naxalita".
“Le
forze di sicurezza hanno reso false dichiarazioni circa successo
della Operazione Prahar contro di noi. Con questa operazione, il
governo intende costruire una rete di strade in Bastar, per dare
libero accesso alle grandi compagnie e appaltatori per saccheggiare
minerali ferrosi e altri minerali e distruggere la cultura tribale.
Per realizzare questo obiettivo il governo ha usato forze di
sicurezza per uccidere tribali innocenti in falsi scontri definendoli
"maoisti", Afferma i comitato sub-zonale meridionale del
Dandakaranya del PCI (maoista) in un'altra dichiarazione cui
Firstpost ha avuto accesso.
I
maoisti si sono sempre opposti alla costruzione di strade, che
consentono alle forze di sicurezza di accedere ai loro covi situati
nelle profondo della foreste.
Nella
sua dichiarazione il PCI (maoista) ha affermato che la sua ala
militare -l’Esercito Guerrigliero Popolare di Liberazione (PLGA)-
ha ucciso otto effettivi delle forze di sicurezza durante le
operazioni in Bastar, contro una solo vittima da parte loro.
“Contrariamente
a quanto dichiarano, abbiamo recuperato i corpi di tre maoisti uccisi
durante l'operazione. Abbiamo perso solo due uomini, non otto. È
parte della strategia di propaganda maoista. Attaccano la credibilità
delle forze di sicurezza per motivare i loro quadri demoralizzati. In
particolare, non ammettono le gravi perdite subite dalle formazioni
del loro PLGA, dato che questi quadri sono la loro forza principale”
ha replicato a Firstpost P. Sundarraj, ispettore generale (Divisione
Bastar), della polizia del Chhattisgarh.
Cosa
dà forza alla propaganda maoista?
L'incapacità
da parte del governo di raggiungere un vasto settore di tribali con
programmi mirati a gruppi specifici, sospetto falsi scontri e
atrocità da parte delle forze di sicurezza e incidenti come lo
scontro di Sarkeguda hanno aiutato i maoisti a rafforzare la loro
base e ottenere il sostegno della popolazione del posto.
Va
ricordato il rapporto della commissione di inchiesta sullo scontro
di Sarkeguda del 2012, in cui 17 persone tra cui sei minori sono
state uccise dalle forze di sicurezza del Chhattisgarh. Nessuno di
loro era maoista.
Molti
esperti ritengono che ci sia un mancanza di fiducia verso le
istituzioni in una vasta parte della popolazione tribale. Nonostante
lo sviluppo del Bastar, ci sono diverse lamentele degli abitanti dei
villaggi, specialmente nelle aree più remote, che non hanno accesso
all’acqua potabile, a strutture sanitarie e all’istruzione
elementare, cosa di cui approfittano Naxals.
“C'è
una discrasia tra lo sviluppo in corso e i problemi della
riqualificazione nella cintura tribale del Bastar. Ai sensi del
Forest Rights Act, un gran numero di tribali non è in grado di un
atto di proprietà (Patta). Ancor oggi i tribali che vivono nei
villaggi interni non riescono ad accedere alle strutture mediche e
all'acqua potabile” ha osservato il segretario di stato Sanjay
Parate.
Infine,
rivolgendosi loro come a compagni d'armi, la dichiarazione dei
maoisti fa appello ai "tribali sfruttati e oppressi" a
tendere la mano ai Naxaliti sotto la "bandiera rossa",
affermando che il PLGA è determinato a colpire duramente attaccando
le "forze fasciste" (leggi governo e forze di sicurezza)
cavalcando questioni nazionali.
(Fonte:
https://www.firstpost.com/india/maoists-adopt-new-propaganda-strategy-amp-up-rhetoric-on-caa-nrc-npr-to-drive-new-offensive-against-state
-8164071.html)
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