sabato 28 marzo 2020

pc 28 marzo - Gli sciacalli dello stato di stampo nazista israeliani bombardano Gaza

 In piena emergenza Coronavirus Israele bombarda Gaza

Proprio in questi giorni i medici Gazawi si preparano a convertire le strutture ospedaliere specializzate nelle cure di ferite da guerra in terapie intensive e reparti di infettivologia. La condizione tragica a Gaza è testimoniata dal ministro della sanità Rami al-Abadlah:
Anche senza la pandemia il ministero della sanità non è in grado di fornire alla gente i servizi necessari. Sarebbe catastrofico se questa [pandemia] si diffondesse, abbiamo iniziato a trasferire alcune apparecchiature mediche verso i nuovi ospedali che si occuperanno dei pazienti ricoverati per il covid-19”

 Adnan Abu Hasnan dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati sostiene che:
Gaza ha bisogno di tutto, ma specialmente abbiamo bisogno di rifornimenti medici, abbiamo bisogno soprattutto di strumenti tecnologico-diagnostici, strumenti per affrontare la situazione per individuare le persone che hanno realmente contratto il virus”.
Un compito già di per sé complicatissimo vista la restrizione di approvvigionamenti essenziali alla striscia di Gaza imposta da Israele, che diventa quasi impossibile se durante queste operazioni l’aviazione Israeliana bombarda nella notte.
Inoltre è importante ricordare come Gaza sia tra le aree più densamente popolate al mondo: con una densità media 4570 abitanti per chilometro quadrato con punte sino a 13mila a Gaza City. In una condizione così complicata i bombardamenti notturni sono un crimine forse solo difficile da immaginare, perché spargendo il panico tra la popolazione aumentano le possibilità di contagio in maniera esponenziale.
Occorre, oggi più che mai, chiedere la fine del blocco dei beni di prima necessità per Gaza in modo che la popolazione civile non si falcidiata da un epidemia che viene amplificata attraverso gli strumenti della guerra genocida portata avanti da Israele.

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