sabato 28 marzo 2020

pc 29 marzo - Milano: "restate a casa". E chi una casa non ce l'ha? Occupa! Ma viene criminalizzato a mezzo stampa

Il Corriere della Sera scrive: Cinquanta occupazioni tra Calvairate, Lorenteggio, Giambellino. «Si è risvegliato il racket». Violato l’avamposto al civico 4 di via degli Etruschi. Il «guardiano» Rocca: hanno sfruttato il coprifuoco
Il Corriere della Serpe torna all'attacco dei più poveri, proseguendo la sua campagna mediatica contro gli ultimi, gli esclusi, gli indesiderati, con un articolo a firma di Andrea Galli, aspirante “giornalista”, da sempre accanito contro le persone più emarginate socialmente.

Cosa dice l'articolo? (capiamo il disgusto di chi non riesce a leggerlo) Mette insieme una serie di luoghi comuni e informazioni non verificate per evidenziare come, secondo lui, i senza casa stiano “approfittando” dell'emergenza sanitaria e del coprifuoco per occupare le case Aler.

Bene, vorremmo rispondere per punti. Perché lo facciamo? Lo facciamo perché per avere un “buon giornalismo”, una “buona informazione”, bisognerebbe garantire anche il diritto di replica. Ovviamente questo non è mai concesso nei confronti della figura “criminale” (o meglio criminalizzata) del povero, dell'abbandonato, del disagiato, dell'occupante abusivo. Quindi abbiamo deciso di farlo almeno tramite la nostra pagina Facebook.

PUNTO #UNO: L'EMERGENZA SANITARIA 😷  Partiamo dalla condizione odierna: l'emergenza sanitaria, i decreti, gli inviti delle autorità e dei media a rimanere a casa per evitare la diffusione del contagio.
Domanda: e chi la casa non ce l'ha? Il comune e la regione sembrano ignorare il problema. E quando se lo trovano di fronte, non sanno come reagire (https://www.affaritaliani.it/…/covid-19-multati-
anche-i-sen…). Una soluzione intelligente, sarebbe requisire i posti letto di ogni struttura senza inquilini. Lo stanno facendo con gli hotel (per isolare chi è in quarantena), mentre in altri stati in Europa sono stati requisiti anche per i senza-casa, così come a Los Angeles (Stati Uniti) gli abitanti stessi si sono organizzati per occupare interi caseggiati (https://www.latimes.com/…/homeless-occupy-more-vacant-homes… ). Del resto viene anche specificato all'interno dell'articolo: gli appartamenti occupati sono vuoti e non assegnati. Quindi no, non li stanno rubando a nessuno. Stanno facendo esattamente quello che l'emergenza sanitaria richiede. Si legge dall'articolo che gli inquilini del cortile vigilano contro le occupazioni perché “ne avevano fatto una questione di principio”. Però è evidente che non è una questione di principio per chi occupa, è infatti una questione di sopravvivenza e dignità oltre che una misura contro il contagio.

PUNTO #DUE: L'EMERGENZA ABITATIVA 🏠  Se da anni a Milano si parla di “emergenza abitativa”, è chiaro che bisognerebbe cambiare i termini, perché se dura a lungo non è un'emergenza ma un problema strutturale. L'articolo parla di “effetto collaterale” del virus, ma sappiamo che non è (solo) così. Il problema esiste da anni, perché gli appartamenti di via Etruschi 4 non vengono assegnati. Il boom di occupazioni a cui stiamo assistendo (e non solo in questo periodo) è semmai un  “effetto collaterale” della gestione di ALER e delle politiche abitative della città. L'articolo dice anche: “due anni lodevoli di strategia e di interventi nelle case popolari, sia dell’Aler sia di MM, potrebbero esser stati vani.” Affermazione che si smentisce da sola: se così fosse, quegli appartamenti non sarebbero vuoti ma sarebbero stati assegnati. Peraltro è falso che non ci sono mai state occupazioni in via Etruschi 4 (lo smentisce la stessa persona intervistata nell'articolo, in un altro video: https://www.affaritaliani.it/…/i-trucchi-per-occupare-le-ca… ).

PUNTO #TRE: CATTIVO GIORNALISMO L'autore dell'articolo usa termini sconsiderati e offre al pubblico fatti non verificati (né verificabili). In particolare, osserviamo nel titolo: “Raid notturni”; e poi nel corpo dell'articolo: “invasione”, “operazione da assalto in banca”, il tutto condito da riferimenti non verificabili sulle presunte etnie degli occupanti: “nordafricani”, “rumeni”. Ma crediamo che il fatto terrificante e disgustoso sia il modo in cui si parla dei bambini in questo articolo: “una mamma con due bimbi, forse suoi, forse no”
“— e così avverrà di sicuro anche con la giovane rom e i presunti figli di Etruschi 4 — spariranno lasciando posto ai «reali» occupanti.” Insomma, luoghi comuni impossibili da verificare, mentre viene dato con certezza il fatto che questi occupanti spariranno per dare posto ad un altra famiglia (insomma, non erano occupanti per necessità). Una vera e propria criminalizzazione di una problematica sociale, ridotta ad un problema di ordine pubblico. Se viviamo in dei quartieri fatiscenti, in dei veri e propri ghetti, non possiamo fare altro che analizzare la problematica a livello sociale. La povertà non è un crimine.

PUNTO #QUATTRO: E GLI ANTAGONISTI? Non potevano mancare, anche in questo articolo, i riferimenti al mondo “antagonista”, che si occupa di problematiche sociali, lì dove le istituzioni falliscono miseramente. Nello specifico: “Nemmeno è escluso che questo ribaltamento di scenario, con l’inerzia che s’è rivoluzionata, rianimi quel fronte antagonista (che sulla pelle dei disperati crea propaganda), indebolito dalla catena di inchieste, arresti, denunce.” Vogliamo rispondere a chi sulla pelle dei disperati scrive articoli di giornale, che perlomeno questa volta ha scritto bene: inchieste, arresti, denunce. Non condanne, come ha scritto falsamente in questo altro articolo: https://milano.corriere.it/…/non-entra-blitzcontro-poliziam… Del resto anche il Corriere della sera non si ferma, nonostante sia anch'esso oggetto di inchieste e denunce (compresi alcuni articoli autografati da Andrea Galli).

#CONCLUSIONI 😎  Due parole sul racket. Chi occupa le case per poi rivenderle è senza dubbio un nemico. E' schifoso e disumano approfittarsi dell'emergenza abitativa e dei disagi delle persone per estorcere denaro.
Ma da qui a criminalizzare ogni occupante, ce ne passa. Estorcere denaro per gli appartamenti è la stessa cosa che del resto fa  l'ALER da sempre, aumentando in modo ingiustificato le spese per gli inquilini regolari, e non assegnando gli alloggi mantenendo così quell'emergenza permanente. Quali prospettive? Rimaniamo uniti, non facciamo vincere la paura. Parliamo tra vicini, proviamo a capirci nonostante le differenze, scopriremo di avere molto in comune con chi abita di fianco a noi, sia regolare o occupante, sia abusivo o moroso, sia italiano o straniero.
Quando sapremo rivolgere la nostra rabbia verso le istituzioni che hanno causato questo disastro sociale, e non più tra di noi, avremo ribaltato il loro gioco e saremo finalmente uniti contro i veri responsabili di questa miseria.

Comitato Autonomo Abitanti Barona

UNITI SI VINCE!

#StopSfratti
#BastaSgomberi
#ALER #MM #CasePopolari

#CiVolevateDivisiCiAvreteMoltiplicati

https://milano.corriere.it/…/raid-notturni-case-popolari-ca…

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