giovedì 26 marzo 2020

pc 26 marzo - Lo sciopero degli operai metalmeccanici in Lombardia e altri scioperi

E' riuscito lo sciopero nelle aziende metalmeccaniche di Milano e provincia
Un quadro parziale
Un presidio di operai dietro
Vi è stata un'adesione del 100% all'Eurotranciatura Divisione Alcast di Melzo, alla Rafi Italia di Bussero, alla Cofermetal di San Donato, alla Tamini di Melegnano, alla Cedaspe di San Giuliano, alla Greif di Melzo, alla Zaf di Zibido San Giacomo, alla Ametek di Peschiera, alla Bm Group di Rozzano. 
Alla Innse di Milano, dove sono in cassa integrazione, i lavoratori hanno deciso comunque di aderire allo sciopero in segno di solidarietà.
Hanno incrociato le braccia al 90% le lavoratrici e i lavoratori della De Nora di Cologno (produzione) del Gruppo Aturia di Gessate, della Ing.Enea Mattei di Vimodrone, della Ilme di Rho e all'80% gli operai dell'Eurotranciatura di Baranzate. 

A Brescia adesioni molto alte nelle aziende metalmeccaniche, quali Fad Assali, la Leonessa, Omr, Industrie Saleri Italo, Camozzi di Polpenazze e Lumezzane, Sepal, Cavagna Group, Pedrotti Normalizzati, Innse Berardi, Fmg e nel settore gomma-plastica: Invatec-Medtronic, Tovo Gomma, Greif, Ave. 

Per quanto riguarda il tessile, invece, le produzioni sono già praticamente ferme da diversi giorni. Fa eccezione la Filtes International, che produce filati tecnologici: ieri fermi il 90% degli operai. Scioperi si segnalano anche nelle industrie di pitture e vernici.

In altre città della Lombardia magazzini della logistica vuoti e fabbriche con fermate che coinvolgono anche il 70% degli operai

In alcune aziende sono stati raggiunti molti accordi che prevedono la chiusura delle attività non essenziali o che garantiscono la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.

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