Las prima uscita internazionale del
governo italiano ha mostrato come il governo italiano
fascio-populista Salvini/Di Maio sia diventato nel contesto del G7 il
sostenitore dei due padroni: Trump e Putin.
L’imperialismo Usa utilizza la
richiesta di aprire le porte a Mosca come arma di pressione contro i
paesi imperialisti europei, verso cui ha scatenato sia la guerra
commerciale sia la guerra diplomatica sui diversi scacchieri della
tensione internazionale. L’Italia è una pedina Usa in
questo gioco per forzare la mano ai governi imperialisti europei,
indebolirli, utilizzando da subito la posizione italiana sulle sanzioni alla
Russia - dettata soprattutto da una assonanza politica ideologica con il
regime di Putin, che naturalmente si sposa con gli interessi di
quella frazione della borghesia italiana in affari con Putin.
Ben consapevole che il fascio-populismo
all’italiana fa dell’Italia ancor più del passato una pedina
dell’imperialismo Usa, Trump, secondo la stampa, è stato pieno di
elogi verso la coalizione che ha vinto. Né vi potevano essere dubbi, vista la sponsorizzazione quotidiana dell’uomo ideologicamente più
vicino a Trump, Banner.
Se sul piano politico diplomatico l’uso
del governo Salvini/Di Maio come pedina per indebolire i governo
imperialisti europei comincia ad apparire chiaro nella scena
politica, ancora non appare sufficientemente chiaro che questo
comporterà un inevitabile maggiore impegno dell’Italia a fianco
degli Usa in tutti gli scacchieri e le zone nel mondo. In questo
senso le notizie riservate dell’invio di soldati italiani in Siria lo confermerebbero.
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