Torino,
la lavoratrice deve assistere il marito
malato: i colleghi le "regalano" le proprie ferie
malato: i colleghi le "regalano" le proprie ferie
Una
"colletta" di solidarietà alla Skf di Airasca: è uno dei
primi casi di applicazione di una norma del contratto di lavoro
Una
curiosa "colletta delle ferie" per solidarietà. Accade ad
Airasca, dove un numero significativo di lavoratori dello
stabilimento Skf ha manifestato alla direzione del personale la
volontà di "regalare" a una collega che necessita di
prestare cure costanti al marito parte delle ore di ferie
monetizzabili e permessi retribuiti accantonati in conto ore. E'
stato così sottoscritto un accordo dalla rsu Fim-Fiom-Uilm-Fali alla
Skf di Airasca.
Questo accordo è stato possibile grazie alla sottoscrizione del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici del 26 novembre 2016 e alle linee guida stipulate tra Federmeccanica, Assistal e Fim-Fiom-Uilm nel marzo 2018. "E' un accordo molto importante - commentano le rsu - tra i primi che si stipulano in Italia in attuazione di una normativa prevista dal contratto nazionale. Spesso si dimentica che, dietro ai risultati economici ottenuti dalle aziende, ci sono lavoratrici e lavoratori, persone che purtroppo possono incappare in gravi problemi di salute e familiari ed è doveroso intervenire per cercare di aiutare chi è in difficoltà. Noi lo abbiamo fatto e siamo soddisfatti. Speriamo sia di buon esempio per stendere questa pratica anche nelle altre aziende".
"Con questo accordo diamo anche corso alla prima applicazione dell'accordo aziendale Skf del 10 febbraio 2015 che è stato uno dei primi a introdurre la solidarietà tra i lavoratori attraverso un atto concreto di redistribuzione di un istituto contrattuale. La buona contrattazione c'è e si vede", commenta Claudio Chiarle, segretario generale della Fim Cisl Torino e Canavese.
Questo accordo è stato possibile grazie alla sottoscrizione del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici del 26 novembre 2016 e alle linee guida stipulate tra Federmeccanica, Assistal e Fim-Fiom-Uilm nel marzo 2018. "E' un accordo molto importante - commentano le rsu - tra i primi che si stipulano in Italia in attuazione di una normativa prevista dal contratto nazionale. Spesso si dimentica che, dietro ai risultati economici ottenuti dalle aziende, ci sono lavoratrici e lavoratori, persone che purtroppo possono incappare in gravi problemi di salute e familiari ed è doveroso intervenire per cercare di aiutare chi è in difficoltà. Noi lo abbiamo fatto e siamo soddisfatti. Speriamo sia di buon esempio per stendere questa pratica anche nelle altre aziende".
"Con questo accordo diamo anche corso alla prima applicazione dell'accordo aziendale Skf del 10 febbraio 2015 che è stato uno dei primi a introdurre la solidarietà tra i lavoratori attraverso un atto concreto di redistribuzione di un istituto contrattuale. La buona contrattazione c'è e si vede", commenta Claudio Chiarle, segretario generale della Fim Cisl Torino e Canavese.
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