Il Consiglio regionale della Lombardia
che ha votato una mozione di Fratelli d’Italia
Nelle scuole della Lombardia si
dovranno ricordare le morti di Sergio Ramelli, militante neofascista,
Enrico Pedenovi, consigliere provinciale del Movimento Sociale e, è
stato aggiunto in aula, di tutte le vittime degli anni di piombo. E'
la decisione senza precedenti presa dal Consiglio regionale della
Lombardia che ha votato una mozione di Fratelli d’Italia. Hanno
votato a favore tutte le forze di maggioranza, mentre Pd e Lombardi,
e Civici europeisti hanno votato contro. L’M5S non ha partecipato
al voto.
La mozione è passata non senza
polemiche. Per primo era stato il Partito Democratico a chiedere di
modificare la mozione prevedendo l’istituzione di una giornata
dedicata alle vittime della violenza
ideologica senza citare i nomi
di specifiche vittime. Per questo subito dopo il voto le reazioni non
sono delle migliori. “È una grave operazione strumentale di una
parte contro l’altra se ci fosse stata davvero la volontà di
ricordare tutti i morti di quel periodo triste e scellerato, come noi
avevamo chiesto di fare, non si sarebbe partiti da una mozione che
proponeva esclusivamente le vicende di Ramelli e Pedenovi”, le
parole del capogruppo Fabio Pizzul del Pd.
Di strumentalizzazione parla lo stesso
Pizzul: “Questa mozione purtroppo non fa onore a chi la propone,
perché strumentalizza gli stessi Ramelli e Pedenovi per ottenere una
bandiera da sventolare, un successo da rivendicare. E' una pagina
triste del Consiglio regionale, un ritorno a un clima che tutti
dovremmo sentire la responsabilità di superare in nome di una
memoria davvero condivisa”.
Gli fa eco la consigliera regionale del
M5S Lombardia, Monica Forte: “Ogni forma di violenza deve essere
condannata e nessuno mette in discussione che questi morti siano
vittime ma non si può pensare di insegnare la non violenza
raccontando morti violente e mettendole in contrapposizione
strumentalmente tra parti politiche. Non partecipiamo al voto perché
le vittime delle violenza o vanno elencate tutte, dalla prima
all’ultima, o nessuna: un’educazione contro alla violenza che ha
intenti divisivi non ha senso, valore, utilità e ha presupposti
sbagliati”.
"Prendiamo atto e denunciamo con
rammarico che Pd, 5 Stelle e compagni hanno sprecato un’occasione
per dare un segnale favorevole al ricordo di due vittime di quegli
anni di piombo, che furono contrassegnati anche dai barbari omicidi
di un giovane di destra, Ramelli, e, l’anno successivo, di un
eletto dal popolo, Pedenovi", ha replicato l’assessore
regionale alla Sicurezza e storico esponente della destra milanese,
Riccardo De Corato.
Nessun commento:
Posta un commento