lunedì 11 giugno 2018

pc 11 giugno - Rai servizio pubblico? No! Al servizio del fascio/populismo razzista di chi ha armato la mano che ha ucciso Soumalia

Quel film sul sindaco antirazzista di Riace che la Rai non vuole trasmettere
Osservatorio giugno 09, 2018
Il direttore di Lucana Film Commission, Paride Leporace, racconta i retroscena dietro un film mentre il ministro dell’Interno insulta il primo cittadino calabrese che ha fatto dell’accoglienza il proprio credo
Beppe Fiorello nella parte del sindaco Mimmo Lucano con i migranti di Riace
Chi vive in Calabria è sotto i riflettori mediatici per l’omicidio di un sindacalista di colore che “rubava” lamiere da una fornace sequestrata che ha ospitato rifiuti tossici. Lamiere che servivano a mettere un tetto sulle baracche dei braccianti neri della zona. Nessuna parola netta sull’episodio da parte del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, eletto in Calabria. Il quale invece ha
esordito come inquilino del Viminale polemizzando con il modello Riace del sindaco Mimmo Lucano. In questo complesso labirinto segnalo una notizia connessa a tali fatti.
L’anno scorso ho contribuito con i colleghi della Calabria Film Commission a favorire la realizzazione di un film tv su Mimmo Lucano e l’esperienza di Riace. “Tutto il mondo è paese” questo il titolo dell’opera fortemente voluta da Beppe Fiorello, già protagonista del bel lavoro sul naufragio di Porto Paolo, e che durante la lavorazione a Riace ha ricevuto le chiavi del paese simbolo. Il film doveva andare in onda su Raiuno in febbraio. Ma una tegola giudiziaria ha bloccato tutto. Mimmo Lucana a dicembre è stato indagato dalla procura di Locri per essersi adoperato ad abbattere un muro burocratico molto italiano. I soldi pubblici per governare l’accoglienza hanno trasferimenti molto lenti. E pertanto all’immigrato, cui spettano 35 euro al giorno, il sindaco ha dato un bonus che ha alimentato anche il piccolo commercio locale, con cui pagare i creditori fino a quando le risorse dello Sprar non fossero arrivate. L’avviso di garanzia, che dovrebbe essere norma di garanzia, è diventato verdetto di colpevolezza. I tempi della giustizia sono lenti. La Rai ha congelato il film, il senatore Gasparri e la Lega hanno sparato bordate di fuoco. Danno al produttore che ha investito i suoi soldi e tutto fermo a viale Mazzini con occhio molto attento al nuovo che avanza. Trovo politicamente rilevante che nei giorni scorsi, il governatore della Calabria, Mario Oliverio, che ha molto sostenuto il progetto, sia andato a Riace all’assemblea del Coordinamento dei comuni solidali e abbia pubblicamente dichiarato: “Un anno fa qui è stata girata una fiction che è stata bloccata con un’operazione veramente vergognosa da parte del servizio pubblico televisivo per evitare di proiettare un’idea, una pratica diversa di accoglienza, mentre tutti i giorni siamo costretti ad assistere alla rappresentazione della immigrazione come fattore di criminalità, delinquenza e disordine. Di fronte a questo tentativo che si muove e si esplicita anche attraverso atteggiamenti burocratici assolutamente incomprensibili, non possiamo tacere o far finta di non vedere. Lo dico come presidente della Regione e me ne assumo tutte le responsabilità”. Io credo che l’opposizione di sinistra nazionale dovrebbe tenere conto delle parole di Oliverio e far sentire la sua voce per farne una battaglia di opinione. “Tutto il mondo è paese” deve essere trasmesso dalla Rai. La questioncella del bonus non inficia la narrazione del modello Riace riconosciuto in tutto il mondo. Mi piacerebbe sapere che ne pensa il consigliere Rai, Carlo Freccero.
Paride Leporace  Direttore di Lucana Film Commission
da ZoomSud.it

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