venerdì 3 aprile 2020

pc 3 aprile - Brasile: una sorta di colpo di stato è in corso - Il generale Neto è imposto dai militari come 'presidente operativo' - Prima informazione dai compagni brasiliani

L'Alto Comando circonda Bolsonaro e impone un generale come "presidente operativo"
02 aprile 2020
Il generale Braga Neto, ufficialmente Primo Ministro della Casa Civile [un organo del potere], è il nuovo presidente del Brasile. Perlomeno di fatto. Spetterà a lui dirigere e centralizzare personalmente tutta la condotta del governo, "almeno fino a quando la crisi durerà", una decisione che Bolsonaro e il suo gruppo hanno dovuto accettare in una trattativa. Le informazioni sono state divulgate sul sito web militare Defesanet.
Il sito web dice: “La nuova ‘missione informale’ [di Braga Neto] è stata il prodotto di un ‘accordo al vertice’, che ha coinvolto ministri e comandanti militari e lo stesso presidente della Repubblica". E ammette: "Per molti, la ‘missione’ di Braga
Neto non è altro che un intervento o una giunta militare che coordina il governo". Bolsonaro potrà essere in disaccordo ed esprimersi contrariamente alle decisioni e il generale Braga Neto potrà correggerlo apertamente, questo prevede l'accordo secondo il sito web.
L’informazione sullo "scambio di funzioni" è già stata passata - "con le dovute attenzioni" - ai ministri e alle principali "autorità", in particolare dei settori legislativo e giudiziario. Braga Neto sarebbe stato presentato come "presidente operativo". Tra i militari, la posizione viene chiamata "Capo di stato maggiore dell'‘Altopiano’".
Il sito web dice anche che il messaggio del comandante dell'esercito, il generale Edson Pujol, è stato interpretato come se fosse diretto al coronavirus. Il sito web suggerisce un'altra interpretazione: "Il gesto del braccio forte e della mano amica mostrato nel video e la frase di chiusura presa dalla canzone dell'esercito hanno significati importanti: “Combatteremo senza paura!”. La frase “forse la missione più importante della nostra generazione" è stata tradotta come la lotta contro Covid-19. Per i più attenti, il messaggio era chiaro. Con tono minaccioso, continua: "L'esercito brasiliano sarà ben pronto a difendere lo stato brasiliano e le libertà democratiche e soprattutto la Nazione", conclude.
In effetti, il governo militare segreto formato dai generali ai posti chiave dell’‘Altopiano’, un fatto che A Nova Democracia ha denunciato fin dalla vittoria del ticket Bolsonaro/Mourão, stava già dettando l'intera politica del governo, almeno negli aspetti fondamentali. Ora, tuttavia, c'è un cambiamento importante: i generali hanno consolidato al tavolo dei negoziati con Bolsonaro le vittorie politiche che hanno accumulato dopo un lungo lavoro, ovvero il significativo isolamento di Bolsonaro nell'ambiente politico e militare e la sua innegabile usura nell'opinione pubblica. Questo è stato il lavoro di mesi coordinato dall'Alto Comando delle Forze armate, dalla destra civile e dal monopolio della stampa, che ha esplorato anche il centro destra a questo scopo. Il risultato è proprio quello di governare direttamente, senza la necessità di maneggiare Bolsonaro con cautela.
Sebbene a Bolsonaro sia stata imposta questa condizione, non si è completamente sottomesso da un punto di vista politico e cercherà di imporsi. Continuerà, chissà per quanto tempo, cercando di riguadagnare terreno. Contro di lui c'è il ricatto della prigione contro suo figlio e gli oscuri legami che il bolsonarismo ha con le "milizie" (paramilitari). Resta da vedere come saranno le prossime settimane e mesi.

Alto Comando cerca Bolsonaro e impõe general como ‘presidente operacional’

A- A A+Jailson de Souza
02 Abril 2020
O general Braga Neto, oficialmente ministro-chefe da Casa Civil, é o novo presidente do Brasil. Pelo menos de fato. Caberá a ele dirigir e centralizar pessoalmente toda a condução do governo, “pelo menos enquanto durar a crise”, decisão que Bolsonaro e seu grupo tiveram que aceitar em uma negociação. As informações foram difundidas pelo site militar Defesanet.
O site diz: "A nova 'missão informal' [de Braga Neto] foi produto de um 'acordo por cima', envolvendo ministros e comandantes militares e o próprio presidente da República". E admite: "Para muitos, 'a missão' de Braga Neto nada mais é que uma intervenção ou uma junta militar coordenando o governo". Bolsonaro poderá discordar e manifestar-se contrariamente às decisões e o general Braga Neto poderá abertamente corrigi-lo, assim prevê o acordo segundo o site.
A informação de "troca de funções" já foi passada – “com os devidos cuidados”
– aos ministros e principais "autoridades", especialmente do legislativo e judiciário. Braga Neto teria sido apresentado como "presidente operacional". Entre os militares, o cargo está sendo chamado de "Chefe do Estado-Maior do Planalto".
O site diz ainda que a mensagem do comandante do Exército, general Edson Pujol, foi interpretada como se fosse destinada ao coronavírus. O site sugere outra interpretação: “O gesto do Braço Forte e da Mão Amiga mostrado no vídeo e a frase de encerramento tirada da canção do Exército têm significados transcendentes: ‘Lutaremos sem Temor!’. A frase ‘talvez seja a missão mais importante da nossa geração’ foi traduzida como a luta ao Covid-19. Para os mais atinados a mensagem foi clara”. Em tom de ameaça, prossegue: “O Exército Brasileiro estará de prontidão e pronto para defender o Estado Brasileiro e as Liberdades Democráticas e acima de tudo a Nação”, termina.
De fato, o governo militar secreto formado por generais nos postos-chaves do Planalto, fato que o AND denuncia desde a posse da chapa Bolsonaro/Mourão, já estava ditando toda a política do governo, pelo menos nos aspectos fundamentais. Agora, porém, há uma mudança importante: os generais consolidaram na mesa de negociações com Bolsonaro as vitórias políticas que acumularam após um longo trabalho, isto é, o isolamento tão significativo de Bolsonaro no meio político e também militar e seu inegável desgaste na opinião pública. Esse foi o trabalho de meses coordenado pelo Alto Comando das Forças Armadas, pela direita civil e pelo monopólio de imprensa, explorando ainda a centro-direita para tal fim. Essa conquista é precisamente governar de forma direta, sem necessidade de manejar cautelosamente Bolsonaro.
Embora tenha sido imposto a essa condição, Bolsonaro não se submeteu completamente do ponto de vista político e buscará impor-se. Continuará, sabe-se lá até quando, tentando recuperar terreno. Contra ele pesa a chantagem de prisão contra seu filho e os laços escusos que o bolsonarismo possui com “milícias” (paramilitares). Resta saber como serão as próximas semanas e meses.

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