L'Alto Comando circonda
Bolsonaro e impone un generale come "presidente operativo"
02 aprile 2020
Il generale Braga Neto,
ufficialmente Primo Ministro della Casa Civile [un organo del
potere], è il nuovo presidente del Brasile. Perlomeno di fatto.
Spetterà a lui dirigere e centralizzare personalmente tutta la
condotta del governo, "almeno fino a quando la crisi durerà",
una decisione che Bolsonaro e il suo gruppo hanno dovuto accettare in
una trattativa. Le informazioni sono state divulgate sul sito web
militare Defesanet.
Il sito web dice: “La
nuova ‘missione informale’ [di Braga Neto] è stata il prodotto
di un ‘accordo al vertice’, che ha coinvolto ministri e
comandanti militari e lo stesso presidente della Repubblica". E
ammette: "Per molti, la ‘missione’ di Braga
Neto non è altro che un intervento o una giunta militare che coordina il governo". Bolsonaro potrà essere in disaccordo ed esprimersi contrariamente alle decisioni e il generale Braga Neto potrà correggerlo apertamente, questo prevede l'accordo secondo il sito web.
Neto non è altro che un intervento o una giunta militare che coordina il governo". Bolsonaro potrà essere in disaccordo ed esprimersi contrariamente alle decisioni e il generale Braga Neto potrà correggerlo apertamente, questo prevede l'accordo secondo il sito web.
L’informazione sullo
"scambio di funzioni" è già stata passata - "con le
dovute attenzioni" - ai ministri e alle principali "autorità",
in particolare dei settori legislativo e giudiziario. Braga Neto
sarebbe stato presentato come "presidente operativo". Tra i
militari, la posizione viene chiamata "Capo di stato maggiore
dell'‘Altopiano’".
Il sito web dice anche
che il messaggio del comandante dell'esercito, il generale Edson
Pujol, è stato interpretato come se fosse diretto al coronavirus. Il
sito web suggerisce un'altra interpretazione: "Il gesto del
braccio forte e della mano amica mostrato nel video e la frase di
chiusura presa dalla canzone dell'esercito hanno significati
importanti: “Combatteremo senza paura!”. La frase “forse la
missione più importante della nostra generazione" è stata
tradotta come la lotta contro Covid-19. Per i più attenti, il
messaggio era chiaro. Con tono minaccioso, continua: "L'esercito
brasiliano sarà ben pronto a difendere lo stato brasiliano e le
libertà democratiche e soprattutto la Nazione", conclude.
In effetti, il governo
militare segreto formato dai generali ai posti chiave
dell’‘Altopiano’, un fatto che A Nova Democracia ha denunciato
fin dalla vittoria del ticket Bolsonaro/Mourão, stava già dettando
l'intera politica del governo, almeno negli aspetti fondamentali.
Ora, tuttavia, c'è un cambiamento importante: i generali hanno
consolidato al tavolo dei negoziati con Bolsonaro le vittorie
politiche che hanno accumulato dopo un lungo lavoro, ovvero il
significativo isolamento di Bolsonaro nell'ambiente politico e
militare e la sua innegabile usura nell'opinione pubblica. Questo è
stato il lavoro di mesi coordinato dall'Alto Comando delle Forze
armate, dalla destra civile e dal monopolio della stampa, che ha
esplorato anche il centro destra a questo scopo. Il risultato è
proprio quello di governare direttamente, senza la necessità di
maneggiare Bolsonaro con cautela.
Sebbene a Bolsonaro sia
stata imposta questa condizione, non si è completamente sottomesso
da un punto di vista politico e cercherà di imporsi. Continuerà,
chissà per quanto tempo, cercando di riguadagnare terreno. Contro di
lui c'è il ricatto della prigione contro suo figlio e gli oscuri
legami che il bolsonarismo ha con le "milizie"
(paramilitari). Resta da vedere come saranno le prossime settimane e
mesi.
Alto Comando cerca Bolsonaro e impõe general como ‘presidente operacional’
A-
A
A+Jailson de Souza
02 Abril 2020
O general Braga
Neto, oficialmente ministro-chefe da Casa Civil, é o novo presidente
do Brasil. Pelo menos de fato. Caberá a ele dirigir e centralizar
pessoalmente toda a condução do governo, “pelo menos enquanto
durar a crise”, decisão que Bolsonaro e seu grupo tiveram que
aceitar em uma negociação. As informações foram difundidas pelo
site militar Defesanet.
O site diz: "A
nova 'missão informal' [de Braga Neto] foi produto de um 'acordo por
cima', envolvendo ministros e comandantes militares e o próprio
presidente da República". E admite: "Para muitos, 'a
missão' de Braga Neto nada mais é que uma intervenção ou uma
junta militar coordenando o governo". Bolsonaro poderá
discordar e manifestar-se contrariamente às decisões e o general
Braga Neto poderá abertamente corrigi-lo, assim prevê o acordo
segundo o site.
A informação de
"troca de funções" já foi passada – “com os devidos
cuidados”
– aos ministros e principais "autoridades", especialmente do legislativo e judiciário. Braga Neto teria sido apresentado como "presidente operacional". Entre os militares, o cargo está sendo chamado de "Chefe do Estado-Maior do Planalto".
– aos ministros e principais "autoridades", especialmente do legislativo e judiciário. Braga Neto teria sido apresentado como "presidente operacional". Entre os militares, o cargo está sendo chamado de "Chefe do Estado-Maior do Planalto".
O site diz ainda que
a mensagem do comandante do Exército, general Edson Pujol, foi
interpretada como se fosse destinada ao coronavírus. O site sugere
outra interpretação: “O gesto do Braço Forte e da Mão Amiga
mostrado no vídeo e a frase de encerramento tirada da canção do
Exército têm significados transcendentes: ‘Lutaremos sem Temor!’.
A frase ‘talvez seja a missão mais importante da nossa geração’
foi traduzida como a luta ao Covid-19. Para os mais atinados a
mensagem foi clara”. Em tom de ameaça, prossegue: “O Exército
Brasileiro estará de prontidão e pronto para defender o Estado
Brasileiro e as Liberdades Democráticas e acima de tudo a Nação”,
termina.
De fato, o governo
militar secreto formado por generais nos postos-chaves do Planalto,
fato que o AND denuncia desde a posse da
chapa Bolsonaro/Mourão, já estava ditando toda a política do
governo, pelo menos nos aspectos fundamentais. Agora, porém, há uma
mudança importante: os generais consolidaram na mesa de negociações
com Bolsonaro as vitórias políticas que acumularam após um longo
trabalho, isto é, o isolamento tão significativo de Bolsonaro no
meio político e também militar e seu inegável desgaste na opinião
pública. Esse foi o trabalho de meses coordenado pelo Alto Comando
das Forças Armadas, pela direita civil e pelo monopólio de
imprensa, explorando ainda a centro-direita para tal fim. Essa
conquista é precisamente governar de forma direta, sem necessidade
de manejar cautelosamente Bolsonaro.
Embora tenha sido
imposto a essa condição, Bolsonaro não se submeteu completamente
do ponto de vista político e buscará impor-se. Continuará, sabe-se
lá até quando, tentando recuperar terreno. Contra ele pesa a
chantagem de prisão contra seu filho e os laços escusos que o
bolsonarismo possui com “milícias” (paramilitares). Resta saber
como serão as próximas semanas e meses.
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