L'epidemia di Covid19 nel paese sta rapidamente diventando un pericolo per la salute pubblica, costringendo il governo a dichiarare il blocco a livello nazionale per 21 giorni. Questa emergenza per la salute pubblica è anche l'occasione per considerare la situazione delle sovraffollate prigioni del paese.
Secondo l'India Justice Report (2019), in media nazionale le carceri sono occupate al 114% della loro capacità. Ma questa media riferisce solo in parte la situazione, dato che lo stato della cose varia parecchio da stato a stato. Anche in condizioni normali, lo scoppio di una pandemia come il Covid19 avrebbe un impatto disastroso in un ambiente chiuso come una prigione. Il sovraffollamento aggraverà la situazione fuori di qualsiasi controllo e ciò richiede l’immediata attenzione dei governi coinvolti. Lo stesso India Justice Report afferma anche che oltre il 67% dei prigionieri nel paese appartiene sono in attesa di giudizio, sono cioè in custodia mentre su di loro pendono "indagini, inchieste o processi".
Rendendosi conto della gravità della situazione, la Corte Suprema ha dato direttiva ai governi degli stati di considerare la concessione di libertà su cauzione ai prigionieri in custodia accusati di reati punibili con un massimo di sette anni di reclusione. La suprema Corte ha anche ordinato ai governi di costituire comitati con l’autorità di gestire la questione. La Corte ha anche suggerito alle commissioni di vagliare la possibilità di rilasciare per motivi di salute prigionieri condannati e detenuti in custodia cautelare la cui vita sia a rischio.
Chiediamo all'Unione e ai governi degli stati di applicare nella lettera e nello spirito la direttiva della Corte Suprema e di avviare azioni che prevengano una crisi umanitaria nelle carceri. Vogliamo attirare l'attenzione di tutte le autorità interessate sui precedenti osservati in tutto il mondo di prigionieri, compresi prigionieri politici, rilasciati a causa dell'attuale pandemia.
Nelle prigioni di tutto il paese ci sono un gran numero di prigionieri politici, condannati o dentenuti per molti anni in attesa di giudizio. Molti di loro hanno scontato anche più di cinque anni di carcere senza alcuna certezza dell’inizio del processo. Alcuni di loro soffrono già di gravi disturbi.
Per citare solo alcuni casi, nello stato del Maharashtra, sono in prigione l'ex professore GN Saibaba dell'Università di Delhi, il poeta Varavara Rao, il Prof. Shoma Sen, Sudha Bharadwaj e molti altri, vecchi e affetti da malattie; in Tamil Nadu, sono in prigione Padma e Veeramony, anch'essi vecchi e affetti da varie malattie. Un gran numero di prigionieri politici in custodia cautelare che hanno ottenuto la libertà su cauzione in molti casi sono stati ancora imprigionati e restano in attesa di giudizio per altre accuse. Ad esempio, in Kerala è in prigione da più di cinque anni Ibrahim, 65 anni, soffre di diabete e anche di patologie cardiache ed è i attesa di libertà su cauzione per una solo accusa. Danish, un altro prigioniero detenuto nella prigione di massima sicurezza di Viyyur, in Kerala, è affetto da infezioni urinarie acute ma è ancora in prigione nonostante abbia ottenuto la libertà su cauzione per tutte le imputazioni.
Molte carceri nel paese non hanno ospedali adeguati, medici adeguati o strutture terapeutiche. I detenuti non hanno altra opzione se non quella del sistema pubblico, già eccessivamente gravato all'esterno dall’emergenza. Molto spesso i detenuti non sono in grado di ricevere cure mediche adeguate in tempo per ritardi causati dalle tante formalità burocratiche. La situazione dei prigionieri sarà ancora peggiore quando la temuta esplosione del Covid19 devasterà il sistema sanitario pubblico nel paese. Ancora non si ha notizia di misure adottate nelle carceri per far fronte alla gravità della situazione.
Per la situazione sopra descritta, facciamo appello all'Unione e ai governi statali affinché varino provvedimenti immediati per concedere la libertà su cauzione o condizionata a tutti i prigionieri politici, in via prioritaria, e agli altri prigionieri.
Firmatari:
Arundhathi Roy: scrittice
Prof. Gilbert Achcar: SOAS , University of London
Prof. Jairus Banaji: SOAS, University of London
Prof. Shakuntala Banaji: London School of Economics
Sujato Bhadra: Vice Presidente, Comitato per la Liberazione dei Prigionieri Politici
Tarun Bharatiya: Documentarista
Prof. Kamal Mitra Chenoy: SSS, JNU
Bernard D’Mello: scrittore ed editore
S.K. Das: Architetto
Vidyadhar Date: giornalista
Rutuja Deshmukh: University of Pune
Xavier Dias: Attivista dei diritti civili
Prof. Hargopal: Hyderabad
Rohini Hensman: scrittore e attivista
Harsh Kapoor: attivista
Dr. Alessandra Mezzadri: SOAS, University of London
Prof. Dilip Menon: University of Witwatersrand
Sanchita Mukherjee: Comitato per la Liberazione dei Prigionieri Politici
Adv.V.Reghunath: Civil Liberties, Telangana
Prof: Pritam Singh: University of Oxford
Dr. Subir Sinha: SOAS, University of London
Sukla Sen: scrittore
Stan Swamy: attivista
Dr. Nalini Taneja: University of Delhi
Prof. Rashmi Varma: University of Warwick
Dr. Benjamin Zachariah: University of Heidelberg
Paranjoy Guha Thakurta (EPW Editor)
Meena Kandasamy: scrittore
K Sachidanandan, scrittore
BRP Bhaskar
K. Murali ( Ajith)
A. Vasu
Dr J Devika
Dr T T Sreekumar
MN Ravunni
Dr KT Ram Mohan
PA Pauran, avvocato
KP Sethunath
S Madhusoodanan, avvocato
Dr. Biju, regista
Mythri Prasad
Tushar Nirmal Sarathy, avvocato
Shyna, avvocato
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