martedì 31 marzo 2020

pc 31 marzo - India - Arundhathi Roy e altri intellettuali chiedono la liberazione dei prigionieri politici



 L'epidemia di Covid19 nel paese sta rapidamente diventando un pericolo per la salute pubblica, costringendo il governo a dichiarare il blocco a livello nazionale per 21 giorni. Questa emergenza per la salute pubblica è anche l'occasione per considerare la situazione delle sovraffollate prigioni del paese.

Secondo l'India Justice Report (2019), in media nazionale le carceri sono occupate al 114% della loro capacità. Ma questa media riferisce solo in parte la situazione, dato che lo stato della cose varia parecchio da stato a stato. Anche in condizioni normali, lo scoppio di una pandemia come il Covid19 avrebbe un impatto disastroso in un ambiente chiuso come una prigione. Il sovraffollamento aggraverà la situazione fuori di qualsiasi controllo e ciò richiede l’immediata attenzione dei governi coinvolti. Lo stesso India Justice Report afferma anche che oltre il 67% dei prigionieri nel paese appartiene sono in attesa di giudizio, sono cioè in custodia mentre su di loro pendono "indagini, inchieste o processi".

Rendendosi conto della gravità della situazione, la Corte Suprema ha dato direttiva ai governi degli stati di considerare la concessione di libertà su cauzione ai prigionieri in custodia accusati di reati punibili con un massimo di sette anni di reclusione. La suprema Corte ha anche ordinato ai governi di costituire comitati con l’autorità di gestire la questione. La Corte ha anche suggerito alle commissioni di vagliare la possibilità di rilasciare per motivi di salute prigionieri condannati e detenuti in custodia cautelare la cui vita sia a rischio.

Chiediamo all'Unione e ai governi degli stati di applicare nella lettera e nello spirito la direttiva della Corte Suprema e di avviare azioni che prevengano una crisi umanitaria nelle carceri. Vogliamo attirare l'attenzione di tutte le autorità interessate sui precedenti osservati in tutto il mondo di prigionieri, compresi prigionieri politici, rilasciati a causa dell'attuale pandemia.

Nelle prigioni di tutto il paese ci sono un gran numero di prigionieri politici, condannati o dentenuti per molti anni in attesa di giudizio. Molti di loro hanno scontato anche più di cinque anni di carcere senza alcuna certezza dell’inizio del processo. Alcuni di loro soffrono già di gravi disturbi.

Per citare solo alcuni casi, nello stato del Maharashtra, sono in prigione l'ex professore GN Saibaba dell'Università di Delhi, il poeta Varavara Rao, il Prof. Shoma Sen, Sudha Bharadwaj e molti altri, vecchi e affetti da malattie; in Tamil Nadu, sono in prigione Padma e Veeramony, anch'essi vecchi e affetti da varie malattie. Un gran numero di prigionieri politici in custodia cautelare che hanno ottenuto la libertà su cauzione in molti casi sono stati ancora imprigionati e restano in attesa di giudizio per altre accuse. Ad esempio, in Kerala è in prigione da più di cinque anni Ibrahim, 65 anni, soffre di diabete e anche di patologie cardiache ed è i attesa di libertà su cauzione per una solo accusa. Danish, un altro prigioniero detenuto nella prigione di massima sicurezza di Viyyur, in Kerala, è affetto da infezioni urinarie acute ma è ancora in prigione nonostante abbia ottenuto la libertà su cauzione per tutte le imputazioni.

Molte carceri nel paese non hanno ospedali adeguati, medici adeguati o strutture terapeutiche. I detenuti non hanno altra opzione se non quella del sistema pubblico, già eccessivamente gravato all'esterno dall’emergenza. Molto spesso i detenuti non sono in grado di ricevere cure mediche adeguate in tempo per ritardi causati dalle tante formalità burocratiche. La situazione dei prigionieri sarà ancora peggiore quando la temuta esplosione del Covid19 devasterà il sistema sanitario pubblico nel paese. Ancora non si ha notizia di misure adottate nelle carceri per far fronte alla gravità della situazione.

Per la situazione sopra descritta, facciamo appello all'Unione e ai governi statali affinché varino provvedimenti immediati per concedere la libertà su cauzione o condizionata a tutti i prigionieri politici, in via prioritaria, e agli altri prigionieri.




Firmatari:


Arundhathi Roy: scrittice

Prof. Gilbert Achcar: SOAS , University of London

Prof. Jairus Banaji: SOAS, University of London

Prof. Shakuntala Banaji: London School of Economics

Sujato Bhadra: Vice Presidente, Comitato per la Liberazione dei Prigionieri Politici

Tarun Bharatiya: Documentarista

Prof. Kamal Mitra Chenoy: SSS, JNU

Bernard D’Mello: scrittore ed editore

S.K. Das: Architetto

Vidyadhar Date: giornalista

Rutuja Deshmukh: University of Pune

Xavier Dias: Attivista dei diritti civili

Prof. Hargopal: Hyderabad
Rohini Hensman: scrittore e attivista

Harsh Kapoor: attivista

Dr. Alessandra Mezzadri: SOAS, University of London

Prof. Dilip Menon: University of Witwatersrand

Sanchita Mukherjee: Comitato per la Liberazione dei Prigionieri Politici

Adv.V.Reghunath: Civil Liberties, Telangana

Prof: Pritam Singh: University of Oxford

Dr. Subir Sinha: SOAS, University of London

Sukla Sen: scrittore

Stan Swamy: attivista

Dr. Nalini Taneja: University of Delhi

Prof. Rashmi Varma: University of Warwick

Dr. Benjamin Zachariah: University of Heidelberg

Paranjoy Guha Thakurta (EPW Editor)

Meena Kandasamy: scrittore

K Sachidanandan, scrittore

BRP Bhaskar

K. Murali ( Ajith)

A. Vasu

Dr J Devika

Dr T T Sreekumar

MN Ravunni

Dr KT Ram Mohan

PA Pauran, avvocato

KP Sethunath

S Madhusoodanan, avvocato

Dr. Biju, regista

Mythri Prasad

Tushar Nirmal Sarathy, avvocato

Shyna, avvocato

Nessun commento:

Posta un commento