giovedì 2 aprile 2020

pc 2 aprile - Speciale proletari comunisti 7 - Commento a un testo che insiste sul saggio Chuang

Un testo: “Coronavirus: un altro prodigio degli apprendisti stregoni. Un altro pungolo alla lotta al capitale e al capitalismo”, uscito a firma di Il Cuneo rosso – Gcr – Pagine marxiste, Tendenza internazionalista rivoluzionaria, Laboratorio politico Iskra, nel riassumere lo scritto della rivista Chuang, non si esime dal fare affermazioni – non contenute nello scritto Chuang ma espressione della posizione ideologica dei gruppi che firmano questo testo.




1. In particolare essi scrivono:
“Quel che invece è certo è che l’esplodere dell’epidemia ha messo in risalto come il sistema sanitario cinese dei tempi affluenti (quelli attuali) sia più debole e inefficace, nel fornire le cure di base universali, rispetto al sistema sanitario dei tempi di Mao (tempi di povertà diffusa), che era stato capace di innalzare la speranza di vita da 45 a 68 anni e garantire l’accesso gratuito di tutti alle medicine e alle informazioni essenziali – un miracolo, questo, non del grande timoniere, ma della rivoluzione anti-coloniale...
Il miracolo del grandiosa avanzamento della sanità in Cina nel contesto certamente di un paese semifeudale dominato dall'imperialismo non sarebbe il prodotto della rivoluzione di Nuova democrazia guidata dal PCC di Mao Tse tung e dell'applicazione magistrale del marxismo-leninismo a quella realtà; non sarebbe il prodotto della rivoluzione socialista che è seguito e che ha permesso davvero un grande balzo in avanti, al di là dei limiti di percorso comuni in ogni rivoluzione, non
sarebbe il prodotto degli sviluppi ulteriori portati a questa trasformazione della Cina dalla continuazione della rivoluzione sotto la dittatura del proletariato, rappresentata dalla Grande Rivoluzione culturale proletaria, non sarebbe dei 'medici scalzi' – che pure sono esplicitamente richiamati nel saggio di Chuang; ma appunto di un “miracolo”, di una indifferenziata “rivoluzione anticoloniale”.
Non è la 'rivoluzione anticoloniale' ma il rapporto tra rivoluzione di nuova democrazia e socialismo che ha prodotto nel più grande e popoloso paese del mondo quello straordinario avanzamento. Cosa che non si prodotto ad esempio, nonostante i passi in avanti fatti, nella gran parte delle rivoluzione anticoloniali non dirette da autentici partiti comunisti 

2. Un'altra parte del testo descrive in maniera un po' confusa e con una forte inclinazione a considerare tutto un “piano pianificato” della classe dominante e non, come in effetti è, la dimostrazione di una mancanza di piano, tipico di una società e dei governi del capitale a fronteggiare emergenza sanitaria del coronavirus; così come evidentemente manca ne testo la distinzione nelle misure prese dal governo un aspetto obbligato causato dalla pandemia dilagante e comune ai governi di ogni paese e l'aspetto repressivo da controinsurrezione – analizzato molto bene nel saggio cinese – che è dentro la marcia verso la dittatura aperta che è comune anche questa a tutti i paesi, che è alla fine quello che resterà in campo ben oltre l'emergenza coronavirus per fronteggiare l'insorgenza proletaria e sociale che gli effetti della pandemia sulla crisi generale obiettivamente mostra all'orizzonte.

3. Siamo d'accordo sulla lotta immediata dei lavoratori e sulla piattaforma del sindacalismo di classe stanno sostenendo in una situazione molto difficile con scioperi e con tutte le forme di denuncia e che questo movimento deve tenere e reggere in questa situazione perchè base e ossatura di una seconda fase di questa opposizione proletaria e popolare contro capitale e governo che dopo aver messo a rischio vita, lavoro, salario per i propri profitti e le proprie politiche vorranno poi mantenere il potere e queste politiche scaricandole sui lavoratori.
Ed è estremamente importante che l'intera classe operaia e tutte le sue organizzazioni possano continuare ad esercitare... Non possiamo assolutamente cedere al terrorismo di stato contro ogni forma di socialità! Per questo è della massima importanza continuare ad esercitare, con gli accorgimenti del caso, il diritto di sciopero, organizzare assemblee sui luoghi o fuori dai luoghi di lavoro, trovare il modo di manifestare, senza arrendersi alla pretesa degli apprendisti stregoni che ci hanno scaraventato in questo disastro, di esercitare il loro comando sulla società e sulla nostra classe come e più di prima. Abbasso la militarizzazione dei territori, della vita sociale, dei luoghi di lavoro! Il disastro in atto è in tutto e per tutto capitalistico, e i suoi costi non debbono essere scaricati sui proletari e sulle proletarie. 
Però, il testo si attarda in maniera esagerata sul modo in cui il capitale e il suo Stato affrontano all'interno il problema della tassazione.
Certamente le politiche del capitale, “trumpiane” e/o europee che siano, si apprestano ad usare la leva fiscale per andare avanti nella detassazione ai padroni per fronteggiare la nuova fase della crisi economica. Praticamente per marciare lungo la strada di sempre del capitale.E' del tutto giusto che le masse lavoratrici e in particolare le loro organizzazioni sindacali oppongano la rivendicazione di una patrimoniale, indicata nel testo del 10% (perchè del 10%?), però  è sbagliato far diventare questo una enfatica affermazione che questo provvedimento comincia ad “espropriare gli espropriatori” e che questo rappresenterebbe la madre di tutte le battaglie nel contesto attuale..
Siamo nello scenario dell'esigenza di una rivoluzione a cui il modo di produzione capitalistico nella sua fase imperialista putrescente si trova e riproduce gli orrori delle pandemie, provocate a loro volta dalla distruzione natura/ambiente descritta in maniera soddisfacente dalla rivista Chuang 
Il finale del testo è  però una interpretazione delle rivoluzioni proletari che a poco a che fare con la storia reale delle rivoluzioni che ci hanno preceduto che sono la base teorica soprattutto e strategica della rivoluzione necessaria qui ed oggi.
Le lezioni dell'Ottobre, le lezioni della rivoluzione cinese, incarnate nella necessità indispensabile del Partito, del Fronte unito e della Forza combattente, dell'unità tra i proletari dei paesi imperialisti e i proletari e le masse popolari dei paesi oppressi dall'imperialismo sono gli arnesi indispensabili oggi per calare nella drammatica situazione attuale, sono le forme dell'organizzazione, del conflitto sociale che si fa. 'guerra sociale necessaria per ribellarsi all'ordine imposto dalla borghesia  in grado progressivamente di combattere e vincere la battaglia per mettere fine 'all'orrore senza fine' del capitale 'pandemico'. Quello che noi marxisti-leninisti-maoisti chiamiamo guerra di popolo di lunga durata, guidata dal proletariato tramite il suo Partito.


Il testo che commentiamo “Coronavirus: un altro prodigio degli apprendisti stregoni. Un altro pungolo alla lotta al capitale e al capitalismo” è sul https://pungolorosso.wordpress.com

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