Aveva provato già nei giorni
scorsi, Musumeci, ad usare le maniere forti, quando si è scagliato contro i
migranti siciliani che rientravano cercando di passare lo Stretto e il ministro
dell’Interno che non li fermava. Adesso lancia la sfida ad un livello più alto,
anche se sa che il compito è difficile, anzi impossibile. Ma conta di sicuro
sull’effetto che questa richiesta farà sui suoi alleati politici, come la Lega
da cui è stato accusato di non aver usato il pugno forte!, e sull’opinione
pubblica. Possiamo parlare quindi di propaganda politica come per i 100 milioni
annunciati e di fatto persi nel nulla.
L’azzardo di Musumeci (nessun
altro aveva mai chiesto questi poteri speciali) sta nel fatto che fa appello
all’articolo 31 dello Statuto siciliano, di fatto mai applicato, che prevede che
il presidente
“può assumere la direzione dei servizi di pubblica sicurezza”, che per mantenere l’ordine pubblico il presidente può agire “a mezzo della polizia” e può chiedere “l’impiego delle forze armate”.
“può assumere la direzione dei servizi di pubblica sicurezza”, che per mantenere l’ordine pubblico il presidente può agire “a mezzo della polizia” e può chiedere “l’impiego delle forze armate”.
Ma lo Statuto, come ricorda l’articolo
citato, “è stato scritto prima della Costituzione repubblicana e questa ha poi
superato alcune norme della Carta che assegna l’autonomia.” Cioè è stato
scritto, e Musumeci lo sa, in un periodo storico molto particolare in cui, tra
l’altro, si parlava di separatismo.
Musumeci, per nascondere l’insignificanza
assoluta della sua azione politica, sta assumendo il pericoloso atteggiamento
da dittatore: siccome si è messo in testa e dice che i siciliani subiscono “l’effetto
relax”, martedì scorso “ha prorogato tutte le ordinanze che introducono
ulteriori divieti”, e ha anche chiamato i 9 prefetti della Sicilia per invitarli
a intensificare i controlli di polizia.
I controlli veri dovrebbero
essere fatti sui suoi atti politici, visto che in Sicilia, nonostante gli
annunci, per il contrasto al Coronavirus mancano ad oggi posti letto, dispositivi
di protezione di ogni ordine e tipo: tamponi, mascherine, camici, e ancora medici,
infermieri e personale ausiliario, ecc. ecc., per non parlare dell’‘aiuto alla
povertà’, a cominciare dai 100 milioni spariti, cifra comunque che sarebbe
stata insignificante per il dramma attuale che vede tantissimi siciliani e di tutti
i settori in assoluta difficoltà e ai limiti della sopravvivenza.
Davanti a tutto ciò che mette in
pericolo la vita stessa, le masse popolari sono chiamate a mobilitarsi e a
usare i suoi “poteri speciali” contro personaggi politici di questo tipo!
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