Nell’intervista rilasciata al quotidiano
Il Manifesto di ieri, Orlando ritorna in questo modo a quello che è successo
qualche giorno fa, quando alcune famiglie palermitane hanno provato a fare la
spesa senza pagare perché senza più un soldo a causa della loro povertà,
aggravata dalla chiusura di tutte quelle attività dovute all’emergenza del
coronavirus che permettevano di arrangiarsi quotidianamente e sbarcare il lunario
rimanendo a boccheggiare ai limiti della sopravvivenza.
Il modo “pacato” con cui Orlando ne
parla nell’intervista adesso non può certo cancellare la gravità delle sue
parole che hanno scatenato il razzismo contro i
poveri a livello locale e nazionale, perché la povertà prodotta dal
capitalismo è una cosa molto seria, e un sindaco come Orlando che da questi
strati di poveri ha raccolto sempre un bel po’ di voti, per dignità non se lo
doveva permettere.
Il fatto è che il sindaco in
questi giorni è particolarmente preoccupato e nervoso non solo per l’emergenza
sanitaria, ma perché gli “sciacalli del sottobosco mafioso” se li è trovati in
casa! Anzi,
altro che sottobosco! È cronaca di questi giorni che alcuni consiglieri della sua giunta comunale sono stati arrestati per mafia! E dire che qualche giorno prima aveva dichiarato di avere sconfitto la mafia! Così si annullano in pochi minuti anni di slogan, nei quali Orlando è un maestro, tesi a dare un’immagine sempre “bella” della città, fin dai lontani anni ‘90: “la primavera di Palermo”, la “città Stato”, la città del “nuovo Rinascimento”, “Palermo città europea”, “capitale della cultura”…
altro che sottobosco! È cronaca di questi giorni che alcuni consiglieri della sua giunta comunale sono stati arrestati per mafia! E dire che qualche giorno prima aveva dichiarato di avere sconfitto la mafia! Così si annullano in pochi minuti anni di slogan, nei quali Orlando è un maestro, tesi a dare un’immagine sempre “bella” della città, fin dai lontani anni ‘90: “la primavera di Palermo”, la “città Stato”, la città del “nuovo Rinascimento”, “Palermo città europea”, “capitale della cultura”…
Forse Orlando voleva spostare l’attenzione
fuori dalla sua “politica”? Ma così ha rimediato solo una “brutta figura”
come si dice! Perché la povertà c’è, a Palermo, eccome! Ed è così forte che o
la vedi o la vedi. In poche ore si sono iscritte 11 mila famiglie al portale
del Comune messo su per il sussidio! Tanto che hanno dovuto interrompere le iscrizioni!
E questa è solo una parte dei 50.000 che riportano le statistiche. Prima di
scatenare il razzismo contro i poveri, quindi, bisogna riflettere bene!
Ma andiamo con ordine e seguiamo
la sua stessa intervista che riportiamo integralmente sotto.
“Già sono oltre 11 mila gli
iscritti nella piattaforma comunale per la concessione degli aiuti alimentari.”,
“C’è una esplosione di povertà incredibile, le donazioni private sono
impressionanti e ci sono centinaia di volontari impegnati sul campo.”, “A
Palermo il comune dava ai poveri 600 pasti al giorno in tempi normali, siamo
arrivati a 9.500”. Quindi possiamo stare “tranquilli”, a Palermo la povertà c’è.
Poi accenna alle soluzioni: “La
misura che va attuata subito è la rimodulazione del reddito di cittadinanza, va
esteso togliendo alcuni vincoli attuali.” E va concesso addirittura per 2-3
anni.
Che, parlare della povertà in
questi modi sia una cosa inaccettabile, a Orlando non passa nemmeno lontanamente
per la testa. Che la povertà è il risultato del capitalismo che produce una “società
da incubo” fa finta di non saperlo… forse perché per i tipi come lui, cattolico
cresciuto tra i gesuiti, è cosa normale. Ma parlarne in questo modo significa anche
volere la perpetuazione dello stato in cui siamo, in cui sono i poveri attuali!
E quindi di cosa si lamenta se questi poveri di tanto in tanto si ribellano all’infamia
della loro condizione?
Orlando, però, spera nei fondi
che dovrebbero alleviare la situazione, ma gli viene subito il dubbio su questi
fondi decisi dal governo nazionale per non parlare di quelli regionali, i famosi
100 milioni! “Intanto – dice - non sono soldi nuovi, ma anticipazioni, appunto.
E poi siamo proprio sicuri che arriveranno a breve?” E ci ricorda comunque che
i soldi ci sono! E fa un appello al governo: “Liberi i comuni, ci faccia
spendere i fondi che abbiamo bloccati nei bilanci. Li abbiamo, dobbiamo
spenderli per la gente che sta soffrendo. Palermo ha le risorse ma non le può
spendere. Solo sul fondo per i crediti di indubbia esigibilità abbiamo 90-100
milioni di euro, altri 100 milioni li abbiamo come avanzo di amministrazione e
possiamo usarne al momento solo il 12 per cento.”
Alla domanda implicita, infine,
del giornalista: “C’è stato l’episodio dell’assalto al supermercato da parte di
un gruppo di persone.” risponde, cercando di rasserenare gli animi, che “Erano
tre famiglie, note al comune perché le seguiamo da tempo, non sono criminali.” Ma
subito dopo mette in guardia sulla possibile rivolta! “Sul web ci sono dei
gruppi che incitano alla violenza, sono sotto monitoraggio: in questo momento
chi invoca la violenza non ha avuto risposte. Qualcuno sui social dà
appuntamenti in piazza ma poi non si presenta nessuno. È successo proprio ieri,
davanti al municipio erano due o tre persone. Comunque dobbiamo bloccare
qualsiasi tentativo di richiamo alla rivolta, bisogna stoppare l’arrivo degli
stregoni.”
***
Leoluca
Orlando: «Sui soldi Conte faccia presto, qui la povertà può esplodere»
Sindaco Leoluca
Orlando, bastano i 400 milioni di euro del governo Conte per aiutare le
famiglie che non sono più in grado di fare la spesa?
Solo per due o tre
settimane. A Palermo il comune dava ai poveri 600 pasti al giorno in tempi
normali, siamo arrivati a 9.500. E questo in attesa dei fondi del governo, per
Palermo poco più di 5 milioni. C’è una esplosione di povertà incredibile, le
donazioni private sono impressionanti e ci sono centinaia di volontari
impegnati sul campo. Abbiamo messo a punto la macchina organizzativa, spero i
fondi arrivino presto. Già sono oltre 11 mila gli iscritti nella piattaforma
comunale per la concessione degli aiuti alimentari. Sono preoccupato.
Teme di non farcela?
La mia preoccupazione
è che si distrugga il patrimonio umano, temo che chi era impegnato
nell’accoglienza, nel turismo e nella movida si chiuda in se stesso e si
consegni alla disperazione. Non ce lo possiamo permettere. Penso agli
istruttori, a chi lavorava nelle palestre, nelle piscine, a chi ha un b&b,
a quanti non avendo una partita iva adesso si trovano in una condizione di
estrema difficoltà. Noi siamo un Paese civile, nessuno va lasciato solo.
Cosa dovrebbe fare il
governo Conte?
Il cibo, le medicine e
il sapone non devono mancare a nessuno: è il minimo essenziale, va garantito a
tutti. La misura che va attuata subito è la rimodulazione del reddito di
cittadinanza, va esteso togliendo alcuni vincoli attuali. Va concesso per 2-3
anni, dando il tempo alle persone di organizzarsi, di trovare un lavoro, di
fare corsi di formazione, di aprire attività imprenditoriali e alla scadenza
chi non è riuscito a farcela deve avere garantito gli alimenti. Il reddito di
cittadinanza ha dato sollievo a migliaia di famiglie, se non ci fosse stato
sarebbe stata una catastrofe. Ho visto persone, di cui conosco la storia e la
sofferenza, venire nel Palazzo comunale col sorriso. È uno strumento che va
potenziato senza indugi.
Basta questo?
No, si può e si deve
fare altro: penso a quello che definisco il decreto «Cura città». L’Ue ha tolto
il patto di stabilità? Bene, ora il governo porti avanti una proposta di legge.
Liberi i comuni, ci faccia spendere i fondi che abbiamo bloccati nei bilanci.
Li abbiamo, dobbiamo spenderli per la gente che sta soffrendo. Palermo ha le
risorse ma non le può spendere. Solo sul fondo per i crediti di indubbia
esigibilità abbiamo 90-100 milioni di euro, altri 100 milioni li abbiamo come
avanzo di amministrazione e possiamo usarne al momento solo il 12 per cento.
A breve dovrebbero
arrivare ai comuni i 4 miliardi di anticipazione del fondo enti locali.
Intanto non sono soldi
nuovi, ma anticipazioni, appunto. E poi siamo proprio sicuri che arriveranno a
breve? La norma indica maggio come periodo, ma c’è un però: a molti forse è
sfuggito che l’erogazione avverrà solo se ci sarà disponibilità nelle casse
dello Stato, c’è scritto nel decreto.
Sta dicendo che è solo
uno slogan del governo?
Spero di averle quelle
risorse, come spero in quelle del governo Musumeci.
Dubita anche sui 100
milioni promessi ai comuni dalla Regione siciliana?
Guardi c’è stato
l’annuncio del presidente Musumeci, ma di queste risorse si sono perse le
tracce. Non sanno che pesci prendere.
A Palermo, come in
altre città del Sud, il disagio sociale cresce: l’intelligence ha acceso un
faro sulla criminalità organizzata.
Siamo in una fase
preventiva, chi è abituato a vivere nell’illegalità in questo momento è fermo.
Magari nel ricco Nord la criminalità sta spostando i propri affari, qui la
situazione è diversa, Palermo in questo momento è a criminalità zero: i pusher
hanno difficoltà a vendere la droga e a portarla ai clienti.
C’è stato l’episodio
dell’assalto al supermercato da parte di un gruppo di persone.
Erano tre famiglie,
note al comune perché le seguiamo da tempo, non sono criminali. Sul web ci sono
dei gruppi che incitano alla violenza, sono sotto monitoraggio: in questo
momento chi invoca la violenza non ha avuto risposte. Qualcuno sui social dà
appuntamenti in piazza ma poi non si presenta nessuno. È successo proprio ieri,
davanti al municipio erano due o tre persone. Comunque dobbiamo bloccare
qualsiasi tentativo di richiamo alla rivolta, bisogna stoppare l’arrivo degli stregoni.
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