martedì 31 marzo 2020

pc 31 marzo - Policlinico di Palermo: TAMPONI PER IL COVID-19 SUBITO A TUTTO IL PERSONALE SANITARIO…

Piovono denunce oltre dallo Slai cobas sc anche da altri medici soprattutto per i presìdi sanitari che non ci sono! Dal Policlinico di Catania a quello di Palermo e ad un altro ospedale come Villa Sofia. Le rassicurazioni dell’assessore alla sanità non bastano perché oltre a tutto il resto mancano i reagenti per tamponi ad Agrigento, Trapani e Caltanissetta…
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TAMPONI PER IL COVID-19 SUBITO
A TUTTO IL PERSONALE SANITARIO, E POI ANCHE AGLI ALTRI DIPENDENTI DI SUPPORTO ALL’ATTIVITA’ ASSISTENZIALE

Lo SLAI COBAS per il sindacato di classe condivide, sostiene e rilancia l’appello del Prof. Antonio Lo Cascio, Direttore dell’U.O. di Malattie Infettive e del Centro di Riferimento Regionale AIDS presso il Policlinico di Palermo, in merito alla necessità di eseguire il tampone per COVID-19 al personale sanitario impegnato in prima linea.
La scrivente O.S. inoltre ritiene necessario, in un secondo tempo, sottoporre al suddetto tampone anche tutto il personale di supporto all’attività assistenziale.
Il predetto appello, poiché, malgrado il presidente della Regione il 20 marzo scorso abbia firmato un’ordinanza in tal senso, ad oggi nulla di fatto. Si continuano a fare solo chiacchiere su chiacchiere, mentre chi è in trincea rischia la pelle, soprattutto a fronte della mancanza di DPI e della presenza di
asintomatici che sicuramente sarà un numero non indifferente. Basti pensare che a Vo’ la grande maggioranza delle persone infettate dal nuovo Coronavirus (tra il 50 e il 75%) è completamente asintomatica, come riportano i dati ISS.

Al riguardo, anche il direttore generale dell’O.M.S., Tedros Adhanom Ghebreyesus, non fa altro che dire: “Test, test, test” per prevenire le infezioni e salvare vite, soprattutto nei paesi come il nostro, colpiti maggiormente dall’epidemia COVID-19, ma stato, governo, Parlamento e aziende ospedaliere, in nome del risparmio, fingono di non sentire continuando a mettere in grave pericolo non solo la vita di medici, infermieri, OSS, tecnici etc., ma anche dei propri familiari e di tutte le altre persone che possono entrare in contatto con loro. Tanto che parecchi giovani medici e infermieri, anche al sud hanno deciso di vivere da soli, autoisolandosi preventivamente, al fine di evitare, qualora dovessero infettarsi, un possibile contagio dei propri cari, con tutto ciò che questo comporta, sia dal punto di vista affettivo che in termini economici.

Ricordiamo che finora sono stati contagiati anche 6.500 operatori sanitari e che 51 medici sono deceduti. E la cosa altrettanto insopportabile è che ci dicano di stare zitti e buoni, oltreché a casa.
MA NOI NON CI STIAMO!

Oltre ad avere già fatto una denuncia alla procura per l’assenza dei DPI, oggi abbiamo trasmesso una nota alla direzione generale e sanitaria del Policlinico al fine di sollecitare l’esecuzione dei tamponi in oggetto.

SLAI COBAS SC Policlinico- Palermo                                                              30.03.2020

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