FCA intanto chiude fino al 27. Ma non per il coronavirus ma... per le condizioni di mercato! Ai padroni interessano realmente i profitti non la salute degli operai!
info a cura Slai cobas per il sindacato di classe - coord. nazionale
sede di Taranto slaicobasta@gmail.com
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- A Melfi risulta positivo al COVID 19 un operaio barese che lavora nello stabilimento di Melfi ed opera nel settore del montaggio.
Fca sospende temporaneamente la produzione nella maggior parte dei loro stabilimenti
produttivi in Europa fino al 27 marzo. La decisione rientra tra le
misure in risposta all’emergenza Coronavirus. Chiuderanno in Italia
Melfi, Pomigliano, Cassino, le carrozzerie di Mirafiori, Grugliasco e
Modena; all’estero le fabbriche di Kragujevac in Serbia e Yychy in
Polonia
"La sospensione temporanea - fa sapere il Gruppo - rientra
nell'implementazione di un’ampia serie di
azioni in risposta all'emergenza COVID-19 e consente al Gruppo di rispondere efficacemente all’interruzione della domanda del mercato garantendo l'ottimizzazione della fornitura. In particolare, la sospensione della produzione viene attuata in modo tale da consentire al Gruppo di riavviare la produzione tempestivamente quando le condizioni del mercato lo consentiranno".
Come precedentemente comunicato, FCA "ha deciso di propria iniziativa di apportare modifiche ai processi di produzione in diversi impianti, tra cui l’aumento della distanza tra i dipendenti nelle stazioni di lavoro. FCA ha aumentato gli interventi di pulizia e igienizzazione in tutte le strutture, oltre ad aver apportato ulteriori migliorie a tutela della sicurezza dei dipendenti. Sono stati applicati rigorosi controlli e misure di sicurezza nelle mense e all'accesso di visitatori esterni a tutti i siti del Gruppo. Negli uffici, la società ha accelerato la diffusione del lavoro in remoto ("Smart Working"), un’opzione ora ampiamente disponibile per i dipendenti in tutto il mondo".
Il Gruppo utilizzerà queste sospensioni produttive per attuare revisioni dei processi di produzione e controllo qualità a beneficio dei propri clienti e della produttività complessiva. "Il Gruppo - conclude la nota - sta lavorando con i propri fornitori e partner affinché, nonostante la sospensione produttiva, gli stabilimenti possano raggiungere i livelli di produzione totali precedentemente pianificati nel momento in cui riprenderà la domanda da parte del mercato
azioni in risposta all'emergenza COVID-19 e consente al Gruppo di rispondere efficacemente all’interruzione della domanda del mercato garantendo l'ottimizzazione della fornitura. In particolare, la sospensione della produzione viene attuata in modo tale da consentire al Gruppo di riavviare la produzione tempestivamente quando le condizioni del mercato lo consentiranno".
Come precedentemente comunicato, FCA "ha deciso di propria iniziativa di apportare modifiche ai processi di produzione in diversi impianti, tra cui l’aumento della distanza tra i dipendenti nelle stazioni di lavoro. FCA ha aumentato gli interventi di pulizia e igienizzazione in tutte le strutture, oltre ad aver apportato ulteriori migliorie a tutela della sicurezza dei dipendenti. Sono stati applicati rigorosi controlli e misure di sicurezza nelle mense e all'accesso di visitatori esterni a tutti i siti del Gruppo. Negli uffici, la società ha accelerato la diffusione del lavoro in remoto ("Smart Working"), un’opzione ora ampiamente disponibile per i dipendenti in tutto il mondo".
Il Gruppo utilizzerà queste sospensioni produttive per attuare revisioni dei processi di produzione e controllo qualità a beneficio dei propri clienti e della produttività complessiva. "Il Gruppo - conclude la nota - sta lavorando con i propri fornitori e partner affinché, nonostante la sospensione produttiva, gli stabilimenti possano raggiungere i livelli di produzione totali precedentemente pianificati nel momento in cui riprenderà la domanda da parte del mercato
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