domenica 15 marzo 2020

pc 15 marzo - Dalle fabbriche: scioperi contro rimedi peggiori del male... ma anche arretramenti imposti dai sindacati confederali

NOVI LIGURE 

Notte di tensione e preoccupazioni, quella appena trascorsa, a Novi Ligure e nelle zone limitrofe. Nella serata di ieri la rappresentanza sindacale della Sct – Hme (ex Kme) di Serravalle Scrivia ha dichiarato sciopero a oltranza a seguito delle ultime direttive della direzione dell’azienda di chiudere docce e spogliatoi della fabbrica in applicazione della norma del decreto del presidente del Consiglio.
“Abbiamo ricevuto parecchie lamentele dai lavoratori perché chi lavora in fonderia non può andare a casa senza aver fatto la doccia” informa una nota sindacale, che prosegue: “Abbiamo contattato gli enti preposti alla salvaguardia di igiene, salute e sicurezza sul posto di lavoro, i quali ci hanno confermato che, negando l’utilizzo delle docce, non si garantisce l’igiene della singola persona. La nostra richiesta di fermarci con la disponibilità ad accettare gli ammortizzatori sociali ha ottenuto risposta negativa e pertanto è stato proclamato sciopero ad oltranza”.

La direzione dello stabilimento ex Ilva di Novi Ligure ha acconsentito alle richieste dei lavoratori e convenuto con i sindacalisti di introdurre ulteriori iniziative in aggiunta a quelle già in corso, dirette a perseguire la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica.
I sindacalisti hanno revocato lo sciopero di sette giorni iniziato alle ore 22 di ieri, venerdì

Sciopero alle Riparazioni navali a Genova: «Chiediamo più sicurezza»
Genova - I lavoratori delle aziende delle Riparazioni navali di Genova hanno proclamato uno sciopero per chiedere più sicurezza a causa del coronavirus. "Pur riconoscendo gli sforzi fatti dalle aziende, riteniamo che non ci siano le condizioni di sicurezza necessarie per lavorare.

La Spezia: "Sciopero al porto per sicurezza lavoratori, garantiremo beni prima necessità"
Non è pensabile che si creino sovraffollamenti nel porto per lavorazioni che non hanno niente a che fare con questo. "I lavoratori faranno l'impossibile per garantire l'approvvigionamento dei beni alimentari e di prima necessità, ma non è pensabile che si creino sovraffollamenti nel porto per lavorazioni che non hanno niente a che fare con questo. I lavoratori portuali devono poter lavorare in totale sicurezza

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