L'accordo tra Italia, Francia e Germania mostra il vero scopo della campagna concentrata di qualche tempo fa contro le Ong che soccorrono in mare i migranti, sostituendosi di fatto alle navi dell'Italia e degli altri paesi europei che non lo fanno o lo fanno quando già si devono contare decine, centinaia di morti; una campagna martellante che ha unito in maniera ultratrasversale destra e sinistra, fascisti/razzisti e i cosiddetti "rispettosi dei diritti umani", per affermare che la solidarietà è un reato, e che ha preparato dovutamente il terreno a questo nuovo patto per bloccare i viaggi dei migranti. “chiudere” i porti italiani alle navi delle Organizzazioni umanitarie.
Per questo, Gentiloni, Minniti, gonfiano le cifre, fanno allarmismo - il rappresentante presso la Ue, l’ambasciatore Maurizio Massari, nel suo incontro con Avramopoulo, commissario per le migrazioni ha evidenziato “che la situazione è ai limiti della capacità di gestione, con un impatto sulla vita socio-politica del Paese...". Ma come stanno in realtà le cose?
Scrive il 2 luglio Il Manifesto: "...sono stati diffusi i dati veri sugli sbarchi di giugno e dei primi sei mesi del 2017 dal Viminale e dall’Organizzazione mondiale delle migrazioni. Dall’inizio dell’anno sono 83.360 i migranti arrivati sulle nostre coste, mentre nei primi sei mesi del 2016 erano 70.222, quindi si segnala un aumento del 18,71 per cento che però in numeri assoluti significa poco più di diecimila persone in un paese di 60 milioni di abitanti... L’Oim fa notare che rispetto all’anno scorso in Europa gli arrivi complessivi di migranti e profughi sono diminuiti (95.768 contro i 230.230 del primo semestre 2016)... A giugno poi gli ingressi sono praticamente identici: 22.907 quest’anno, 22.371 nel 2016, 22.877 nel 2015".
Inoltre - come scrive l'Osservatorio contro la repressione - "sono stati bloccati i trasferimenti dall’Italia verso altri paesi europei di 40.000 richiedenti asilo, misura decisa dal Consiglio Europeo nel 2015, che se oggi avesse avuto piena applicazione avrebbe permesso di decongestionare il sistema di accoglienza italiano.
Sono state bloccate le frontiere dei paesi europei confinati con l’Italia, dalla Francia alla Svizzera, alla Germania, all’Austria ed alla Slovenia. Ormai anche i minori non accompagnati non hanno speranze di transitare come avveniva fino al 2015, ed a questo dato vanno aggiunte le migliaia di riammissioni verso l’Italia attuate in applicazione del Regolamento Dublino, dopo che l’Italia ha portato al 99 per cento la quota di immigrati ai quali si prelevano le impronte dopo lo sbarco al fine di un loro inserimento nel sistema EURODAC".
I contenuti del preaccordo: sottolineando che ''intesa è stata raggiunta durante una cena di lavoro tra i ministri dell'Interno dei tre Stati (Marco Minniti, Gérard Collomb e Thomas de Maiziere) e il commissario europeo Dimitris Avramapoulos - della serie: loro banchettavano e decidevano della vita di migliaia di persone...
L’obiettivo è quello di ridurre gli sbarchi: a tal scopo alle navi delle Ong potrebbe essere vietato l’accesso in acque libiche e potrebbe essere imposto l'approdo anche nei Paesi di cui battono bandiera, in porti più lontani e quindi meno sicuri per la vita dei migranti trasportati.
Mentre si vuole tagliare i finanziamenti alle Ong, si pensa a più fondi alla Libia per dare un maggior ruolo di controllo delle coste alla Guardia costiera libica.
A parte tutte le denunce a livello nazionale e internazionale che dimostrano le aberranti condizioni in cui la Libia mantiene i migranti, la "Corte dell'Aja, su ricorso dell’ong tedesca SeaWatch, ha aperto un’indagine sulla Guardia costiera libica, per aver ostacolato i soccorsi a mare e sparato contro i gommoni. In più il sito libico al Wasat rivela che la missione Ue «Sophia» sta indagando sui traffici di un peschereccio di proprietà di un ufficiale della Guardia costiera di Misurata (governo Serraj) fortemente sospettato di trasportare mortai e armi anticarro, oltre a miliziani di Ansar al Sharia, coprendo l’attività a vantaggio dell’Isis con «scopi umanitari»".
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