Comune di Milano, più
controlli dopo il blitz di CasaPound: metal detector e documenti all'ingresso
Partono le
misure decise dopo i disordini. Sala: "Il palazzo resterà aperto ai
cittadini". Il prefetto: "Accorgimenti normali in tutti gli uffici
pubblici, oggi la sicurezza richiede questo"
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04 luglio
2017
Arriva la svolta sulla sicurezza
a Palazzo Marino, dove si
parte con i controlli a campione con metal detector portatili e sui documenti
di chi entra nella sede del Comune. La misura, che "partirà
rapidamente", è stata illustrata dal sindaco, Beppe Sala, al termine
dell'incontro con il prefetto, Luciana Lamorgese e il questore, Marcello
Cardona, dopo i fatti di giovedì scorso in
Consiglio comunale, in cui è
avvenuta una irruzione dei militanti di CasaPound, poi degenerata in scontri
fuori dal palazzo. "Chiunque entra dovrà lasciare un documento - ha
aggiunto Sala - che sia un visitatore o un fornitore". Secondo il sindaco,
le misure sono "compatibili con la volontà di dare più sicurezza a chi
vive Palazzo Marino, oltre che ai visitatori e alle scolaresche ma anche con il
fatto di volere un Palazzo aperto ai cittadini".
Per il
prefetto Lamorgese, inoltre, si tratta di disposizioni "normali in tutti
gli uffici pubblici" e non "incidono su un Comune aperto ai
cittadini". "Abbiamo colto l'occasione con questi eventi - ha
continuato Lamorgese - ma sarebbe stata un'iniziativa di cui avremmo parlato lo
stesso a settembre perché oggi la sicurezza richiede questo".
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