La manifestazione
popolare a Niscemi, del 1 luglio contro il Muos, ha registrato,
nonostante il caldo asfissiante, la presenza di attivisti provenienti
da tutta la Sicilia e dal Nord Italia. Presenti anche delegazioni giunte
da alcuni paesi europei.
Oltre il caldo asfissiante, i manifestanti hanno dovuto convivere con la presenza assillante degli agenti della Digos, in gran parte proveniente dalla questura di Catania, che , per tutto il corteo, hanno ripreso, con fotografie e filmati, il corteo. Presenza asfissiante, che, a pochi centinaia di metri dalla conclusione del corteo, ha rischiato di generare uno scontro Digos-manifestanti. Alcuni agenti della Digos si sono introdotti alla testa del corteo, a contatto di gomito con dei giovani compagni. Invitati ad uscire fuori dal corteo, gli agenti hanno fatto resistenza. Si è innescato un pericoloso faccia a faccia. Alcuni agenti, addirittura, hanno tentato di trascinare fuori dal corteo uno studente. Il sangue freddo dimostrato dai giovani compagni ,, ha impedito alla situazione di esplodere.
Il corteo, coloratissimo, che ha attraversato gran parte della città di Niscemi, si è caratterizzato per la denuncia contro la presenza della mafia, che, da queste parte, è un altro elemento che devasta il territorio e i suoi abitanti.
.... In questo scenario, la Sicilia è un vera e propria fortezza militare nelle mani dei comandi militari statunitensi, che operano in sintonia con la Nato e i governi dell’UE, che, oltre al ruolo militarista, svolge, attraverso Frontex, che ha sede a Catania il ruolo determinante contro le sorelle e i fratelli migranti.
Oltre il caldo asfissiante, i manifestanti hanno dovuto convivere con la presenza assillante degli agenti della Digos, in gran parte proveniente dalla questura di Catania, che , per tutto il corteo, hanno ripreso, con fotografie e filmati, il corteo. Presenza asfissiante, che, a pochi centinaia di metri dalla conclusione del corteo, ha rischiato di generare uno scontro Digos-manifestanti. Alcuni agenti della Digos si sono introdotti alla testa del corteo, a contatto di gomito con dei giovani compagni. Invitati ad uscire fuori dal corteo, gli agenti hanno fatto resistenza. Si è innescato un pericoloso faccia a faccia. Alcuni agenti, addirittura, hanno tentato di trascinare fuori dal corteo uno studente. Il sangue freddo dimostrato dai giovani compagni ,, ha impedito alla situazione di esplodere.
Il corteo, coloratissimo, che ha attraversato gran parte della città di Niscemi, si è caratterizzato per la denuncia contro la presenza della mafia, che, da queste parte, è un altro elemento che devasta il territorio e i suoi abitanti.
.... In questo scenario, la Sicilia è un vera e propria fortezza militare nelle mani dei comandi militari statunitensi, che operano in sintonia con la Nato e i governi dell’UE, che, oltre al ruolo militarista, svolge, attraverso Frontex, che ha sede a Catania il ruolo determinante contro le sorelle e i fratelli migranti.
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