G8: reato prescritto nel processo d'appello bis per l'ex questore di Genova
Colpo di scena: reato prescritto e nessun risarcimento alle parti civili. Finisce così dopo 9 anni con l'appello bis, il processo all'ex questore al tempo del G8, Francesco Colucci (difeso dall'avvocato Maurizio Mascia), condannato a due anni e otto mesi in primo grado e in appello per falsa testimonianza per le dichiarazioni rilasciate nel processo per i fatti della scuola Diaz. Il giudice Giorgio Pareo (all'ultima sua udienza) ha dichiarato la prescrizione del reato ed eliminata la condanna del risarcimento alle parti civili soprattutto perché "non avevano assunto
l'onere di provare la falsa testimonianza", interviene Mascia. La condanna era stata annullata con rinvio dalla Cassazione nel novembre del 2014 e il processo era tornato a Genova davanti a una diversa sezione di Corte d'appello il 21 gennaio di quest'anno. In quell'occasione però l'ex questore, oggi in pensione con il grado di prefetto, aveva presentato istanza di 'rimessionè a altra sede, richiesta che in base al codice può essere presentata in caso di "gravi situazioni locali tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili" che possano pregiudicare "la libera determinazione delle persone". Secondo l'ex questore, che denunciava il fatto di di aver rinunciato "perfino a difendersi evitando di partecipare alle udienze del processo a suo carico" per non dover subire "aggressioni a mezzo stampa", la pressione dei media sarebbe stata "tale da impedire agli organi giudicanti nel loro
complesso di essere imparziali forse temendo le urla di 'vergognà come era accaduto ai giudici del tribunale di Genova" che nel processo di primo grado per la Diaz avevano assolto i vertici della polizia. Il ricorso è finito in Cassazione che ha rigettato la richiesta del trasferimento, condannando inoltre l'ex questore al pagamento di un'ammenda di 2 mila euro come conseguenza dell'inammissibilità dell'istanza.
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