Sgomberato capannone “occupato” dai migranti della frutta
Una fase dello sgombero
saluzzo
All’operazione hanno partecipato una quindicina tra poliziotti, carabinieri e vigili urbani con sette mezzi.
«La situazione era monitorata da tempo – dice Walter De Meo, dirigente della questura – e se n’è
parlato più volte in riunioni in prefettura. Il proprietario ha chiesto di riavere il capannone e così siamo intervenuti per chiedere ai migranti di andarsene e non ci sono stati problemi di alcun tipo. Eravamo già stati qui e tutti i ragazzi erano stati informati dell’impossibilità di restare. Tutti hanno compreso la situazione».
I braccianti hanno raccolto gli effetti personali: una valigia, uno zaino, un sacchetto, un materasso di recupero o dei cartoni, delle coperte, bottiglie d’acqua. Alcuni sono partiti intorno alle 5,30 per andare al lavoro e i loro bagagli sono stati spostati da altri. «Il controllo è stato programmato all’alba – aggiunge De Meo - proprio per poter controllare tutti all’interno».
Il gruppo di braccianti si è spostato al campo solidale della Caritas dal Foro boario, poco distante. La tendopoli da 270 persone ha esaurito i posti da giorni. Sono circa 450 persone, con l’arrivo dell’ultimo contingente, che trovano riparo nella struttura gestita dai volontari.
«Non c’è più disponibilità di spazio nelle tende – dicono dalla Caritas – e abbiamo chiesto ai ragazzi di trovare un riparo provvisorio sotto le tettoie. Intanto, la raccolta nei campi sta iniziando e speriamo che si liberino posti qui da noi, perché stiamo cercando con le istituzioni altre sistemazioni per chi lavora ed ha un contratto. Ad esempio nelle aziende, nei container della Coldiretti e negli altri Comuni della frutta, se ci sarà la disponibilità delle Amministrazioni locali».
Il capannone era già stato usato come rifugio dai migranti negli anni scorsi. Anche in passato, veniva individuato come «base» all’inizio dell’estate e poi lasciato libero quando venivano messi a disposizione altri posti letto in strutture diverse. Il proprietario ha mandato degli operai per chiudere l’ingresso con una rete. Il passaggio resta agevole da altri accessi.
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