UNA MOBILITAZIONE ANTIRAZZISTA CON LA PRESENZA DI PIU' DI 200 LAVORATORI IMMIGRATI, DI VARI POSTI DI LAVORO E PAESI D'ORIGINE,
UNITI SU UNA LINEA GIUSTA DI CLASSE AVANZATA, MOLTO NECESSARIA E DISCRIMINANTE SOPRATTUTTO IN QUESTA FASE.
Una lotta che è UN ESEMPIO, da sostenere e seguire.
Per questo, ripublichiamo il testo del comunicato dello Slai cobas sc di Bergamo e soprattutto le foto, per sottolineare le parole d'ordini che appaiono sugli striscioni
Presidio antirazzista dello slai cobas per il sindacato di classe
martedì 12 luglio 2106 alla stazione centrale di Treviglio i lavoratori dello Slai Cobas sc, hanno dato vita ad un partecipato presidio contro il razzismo e lo sfruttamento. Un razzismo diffuso tanto da determinare una divisione delle mansioni di lavoro che condanna i lavoratori immigrati a quelle più dure e meno tutelate (vedi i magazzini della logistica 95% immigrati).
Un razzismo che viene dall'alto, che non è contrastato da chi di dovere, che spesso vede nei fascioleghisti la punta più schifosa ed evidente, ma tollerato ed intrecciato alle mille facce della politica del governo.
Una politica quella del governo Renzi, repressiva e regressiva verso i lavoratori nel paese, macchiata dall'aggressione imperialistica a interi popoli, che li priva delle risorse e condanna intere aree alla povertà e alla fuga.
Una politica, dove gli assassini razzisti, come il responsabile della morte di Emanuel, non possono che proliferare. Una politica che deve essere contrastata dalla mobilitazione delle masse popolari e
dei lavoratori organizzati.
Nessun commento:
Posta un commento