L’edizione di venerdì quindici luglio del Secolo
XIX riporta – nella pagina dedicata alle lettere inviate dai lettori, ed alle
opinioni di qualche personaggio più o meno conosciuto – un intervento di Stefano
Quaranta, deputato genovese di Sinistra Italiana.
Questi torna a chiedere, come tutti gli anni in
questo periodo, una commissione parlamentare d’inchiesta che accerti le
responsabilità dei funzionari in merito ai fatti del G8 del 2001, quello che si
svolse a Genova e vide l’omicidio di Carlo Giuliani.
Secondo questo ‘signore’, nelle condizioni
attuali sarebbe più semplice arrivare alla verità, perché nel frattempo nelle
stanze dei bottoni è arrivato Gennaro Migliore, all’epoca dei fatti responsabile
dei
Giovani Comunisti, che ha sempre parlato – riferendosi a quei giorni – di “sospensione della democrazia”.
Giovani Comunisti, che ha sempre parlato – riferendosi a quei giorni – di “sospensione della democrazia”.
Sinceramente non capisco cosa dovrebbe essere
cambiato rispetto a qualche tempo fa: il Peggiore – perché solo così si può
definire il politicante napoletano allievo prediletto dell’in-Fausto – da quei
giorni ne ha fatta di strada, rotolando sempre più verso la peggiore destra
estremista.
Da reposnsabile dei giovani rifondaroli è stato
uno dei maggiori collaborazionisti con s-Vendola, quando egli abbandonò il
partito ecumenico per costruire la sedicente ‘sinistra plurale’ – che teneva
insieme, oltre agli svendolini, buona parte dei Verdi, e alcuni esponenti di
quello che era il Correntone Ds – rappresentata dalla ormai quasi defunta
Sinistra Ecologia e Libertà.
Ma se si fosse limitato a questo, il Peggiore non
sarebbe mai passato alla storia come un pessimo saltafossi: invece, appena ne ha
avuto l’occasione – quando cioé gli è stata proposta la candidatura a sindaco
della sua città – è subito saltato sul carro del Presuntuoso Toscano,
certificando in questo modo l’abbandono da parte sua di ogni e qualunque idea
anche solo vaghissima di progressismo.
Visto che questi – piaccia o meno al Qiuaranta –
sono fatti incontrovertibili, non si riesce davvero a capire quali mai possano
essere i fatti nuovi per i quali si dovrebbe sbloccare una situazione che nessun
Governo della Repubblica, da quei giorni di quindici anni fa, si è mai neanche
sognato di indagare a fondo.
Genova, 15 luglio 2016
Nessun commento:
Posta un commento