domenica 10 luglio 2016

pc 10 luglio - Usa: le masse si ribellano contro il genocidio imperialista contro i più poveri dei poveri nella stessa metropoli imperialista

Dai blog maoisti - traduzione non ufficiale


Usa : le masse si ribellano contro il genocidio imperialista contro i più poveri dei poveri nella stessa metropoli imperialista
Quanto avvenuto a  Dallas mostra quanto violentemente si stia sviluppando la situazione rivoluzionaria nella stessa metropoli della superpotenza egemonica unica, l'imperialismo yankee, come il popolo si ribelli al vile e indiscriminato assassinio delle masse , come dice Lenin.
Per grande che sia, non sempre l’oppressione origina una situazione rivoluzionaria in un paese. Perché esploda la rivoluzione di solito non è sufficiente che gli oppressi non vogliano continuare a vivere come prima. Occorre anche che chi ha il potere non possa continuare ad amministrare e governare come prima”.
Pertanto, ciò che richiede lo sviluppo ineguale della situazione rivoluzionaria, ciò che le masse richiedono, è che il proletariato guidi la ribellione. Perché il proletariato le diriga occorre che questo ricostituisca il suo Partito comunista nel mezzo della lotta di classe e in una lotta mortale contro l'opportunismo e revisionismo. Quando le masse si ribellano, i revisionisti si trincerano a curare le loro biblioteche, per il timore della ribellione delle masse.
Ecco in breve la notizia:
Reuters
Cinque poliziotti morti a Dallas negli scontri contro la violenza razzista
Le manifestazioni contro l’uccisione di neri degenerano in violenze
"Cinque poliziotti sono caduti colpiti da armi da fuoco durante una manifestazione contro la
violenza della polizia a Dallas (Texas). Lo miccia è stata accesa dalla morte di due uomini di colore per mano della polizia nelle ultime 48 ore in due episodi di estrema violenza che sono stati videoregistrati, e la cui diffusione ha provocato indignazione di massa. La polizia di Dallas ha dichiarato che ci sono anche sei agenti feriti, di cui due in condizioni "critiche" e due che stanno subendo un intervento chirurgico.
Proteste e manifestazioni spontanee si stanno diffondendo in diverse città anche in seguito alla morte di degli afro-americani Philando Castile, in Minnesota, e Alton Sterling, in Louisiana. Gli scontri a fuoco a Dallas fanno temere nuovi disordini simili a quelli che sono visti a Ferguson (Missouri), due anni fa, quando Michael Brown, un ragazzo disarmato di 18 anni, fu ucciso dai colpi esplosi da un poliziotto bianco.
Questi episodi dimostrano come i crimini razziali siano problemi ancora irrisolti. Lo stesso governatore del Minnesota, Mark Dayton, nel pomeriggio ha ammesso di fronte alla stampa di vedere un pregiudizio razzista nel caso e che pensava che "sarebbe finita diversamente se fossero stati dei bianchi."
Mercoledì, Castile, 32 anni, è stato colpito da un poliziotto che lo aveva arrestato perché la sua auto aveva un fanale posteriore rotto. Il video chi la sua ragazza ha diffuso in diretta, lo mostra agonizzante mentre la polizia gli punta ancora contro le armi e la donna racconta la sua versione dei fatti. Il giorno prima, Alton Sterling, è stato ucciso a Baton Rouge, Louisiana, colpito da due agenti che gli hanno sparato quando si era già arreso.
Qualche ora prima degli rivolte, da Varsavia, il presidente Barack Obama ha commentato le uccisioni: "troppo spesso abbiamo visto tragedie come queste", ha dichiarato il presidente in un albergo nella capitale polacca, dove parteciperà a un vertice dei capi di Stato e di governo della NATO. "non è un problema solo dei neri. Non è solo un problema solo per gli ispanici. È un problema americano e tutti dovrebbero farsene carico."

L’imperialismo Yankee, più degli altri imperialismi, per la sua stessa condizione egemonica, affonda sempre più. La sua natura imperialista e, in particolare, per mantenere la sua egemonia, è costretto a condurre diverse guerre allo stesso tempo, oltre ad essere presente militarmente in tutti i continenti del mondo, e, inoltre deve condurre anche una guerra interna genocida contro il proletariato e il popolo degli Stati Uniti.
È un costo enorme, che si aggiunge a quello per sostenere della grande macchina militare e di spionaggio in stato guerra; ai costi delle guerre di aggressione ai paesi in rivolta, per gli "aiuti ai veterani" e agli interessi dei crediti di guerra; senza contare il costo sociale provocato all’interno dal disprezzo per la vita e la dignità delle masse di popolazioni indifese di fronte ai genocidi che, come parte del piano imperialista per sottometterle, sono perpetrati nei paesi che subiscono aggressione.
Così, anche negli Stati Uniti la guerra torna a casa. Come abbiamo già detto, è impossibile che non abbia ripercussione sul popolo di questo e degli altri paesi imperialisti ciò che è ormai parte della cultura dominante, della morale di chi ha l potere, per cui è giusto che il presidente, in questo caso il genocida stampa Obama, possa ordinare di premere un pulsante perché uno dei loro "droni" spari e bombardi massicciamente "obiettivi" nel mezzo di aree densamente popolate. Poi sui media questi genocidi sono esaltati come "grandi vittorie nella lotta contro il terrorismo". Poi appaiono immagini di scene apocalittiche di devastazione e corpi straziati, che si viene a sapere appartenevano a bambini, anziani e civili, come accade ogni giorno.
È impossibile che ci sia una risposta contro i crimini quotidiani commessi dalla repressione di stato delle masse (come quelli riferiti dall’agenzia) guidati dal genocida Obama, che cinicamente li definisce "tragedie"
E, come abbiamo già detto: lo fanno impunemente, non ci sono né leggi né giudici contro di loro, neppure i tribunali nazionali o internazionali . Ecco perché ribadiamo che: solo il popolo, con la guerra popolare, può fare giustizia!
E con la ribellione delle masse, scatenata dalla repressione sanguinaria dell'imperialismo, la guerra imperialista necessariamente torna a casa. Ed è già a casa.
Ma ciò che è principale, è che il movimento contro la guerra imperialista crescerà sommandosi al sempre maggiore sfruttamento della classe e alla crescente miseria delle masse del proprio paese e tutto questo, accentuerà ulteriormente l'intensificazione della lotta classi negli Stati Uniti, come sta accadendo anche negli altri i paesi imperialisti, in altre parole, causando l’ulteriore aggravamento della seconda contraddizione, quella tra proletariato e borghesia. Eccone la prova, anche se è solo l'inizio.
Ribellarsi è giusto!

Blog maoisti
luglio 2016

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