Da "Indirizzo del Comitato centrale della Lega dei comunisti"
"I piccoli borghesi democratici, ben lungi dal voler rovesciare tutta la società per i proletari
rivoluzionari, tendono a una trasformazione delle condizioni sociali, per cui la società attuale
diventi per loro quanto più è possibile tollerabile e comoda. Perciò essi reclamano innanzi tutto una
diminuzione delle spese dello Stato, mediante una limitazione della burocrazia, e facendo cadere il
peso delle imposte sui grossi proprietari fondiari e sui grossi borghesi. Essi reclamano inoltre
l'eliminazione della pressione del grande capitale sul piccolo, mediante istituti pubblici di credito e
leggi contro l'usura, per modo che a loro e ai contadini sia possibile ricevere anticipi a buone
condizioni dallo Stato invece che dai capitalisti... Per procedere all'esecuzione di tutto ciò, essi hanno bisogno di una Costituzione democratica dello Stato, sia costituzionale, sia repubblicana, che dia a loro e ai loro alleati, i contadini, la maggioranza; e di una Costituzione democratica dei comuni che dia loro il controllo diretto sulla proprietà comunale e metta in loro mano una serie di funzioni esercitate oggi dalla burocrazia".
Chiunque sia onesto intellettualmente può fare similitudini con l'oggi...
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