Ventimiglia: migranti assediano il confine, cariche della polizia
È partita n ieri la protesta dei migranti al confine tra Francia e Italia.
In circa 400 si sono mossi in corteo dal quartiere delle Gianchette
di Ventimiglia verso il confine francese con l'obiettivo di
oltrepassarlo in massa. I migranti hanno lasciato il centro
provvisorio di accoglienza della parrocchia di Sant'Antonio,
dove con la supervisione della Caritas, di fatto vengono trattenuti in
Italia, distanti dal confine e impossibilitati e muoversi.
video dal profilo facebook Presidio Permanente No Borders - Ventimiglia
documenta le cariche
È partita n ieri la protesta dei migranti al confine tra Francia e Italia.
In circa 400 si sono mossi in corteo dal quartiere delle Gianchette
di Ventimiglia verso il confine francese con l'obiettivo di
oltrepassarlo in massa. I migranti hanno lasciato il centro
provvisorio di accoglienza della parrocchia di Sant'Antonio,
dove con la supervisione della Caritas, di fatto vengono trattenuti in
Italia, distanti dal confine e impossibilitati e muoversi.
"OPEN
THE BORDER, this is the problem of all refugees",
questo lo striscione alla testa del corteo. Parola d'ordine comune:
non tornare indietro. La marcia è stata bloccata dalla polizia all'altezza
del forte dell'Annunziata. Qui i migranti si sono accampati, bloccando
completamente la via verso il confine.
L'unica richiesta è quella di aprire il confine. I tentativi di mediazione della Caritas – i quali prevedevano ovviamente il ritorno al centro temporaneo di accoglienza - sono falliti: i migranti hanno rifiutato il cibo e l'invito a tornare alla parrocchia. In tanti che in precedenza avevano provato ad attraversare il confine e sono stati respinti in Italia, si sono uniti alla protesta. Intanto ieri nelle stazioni di Genova, Milano, Bologna ci sono state diverse azioni in solidarietà con la protesta e contro i rastrellamenti razziali nei treni nei confronti dei migranti.
questo lo striscione alla testa del corteo. Parola d'ordine comune:
non tornare indietro. La marcia è stata bloccata dalla polizia all'altezza
del forte dell'Annunziata. Qui i migranti si sono accampati, bloccando
completamente la via verso il confine.
L'unica richiesta è quella di aprire il confine. I tentativi di mediazione della Caritas – i quali prevedevano ovviamente il ritorno al centro temporaneo di accoglienza - sono falliti: i migranti hanno rifiutato il cibo e l'invito a tornare alla parrocchia. In tanti che in precedenza avevano provato ad attraversare il confine e sono stati respinti in Italia, si sono uniti alla protesta. Intanto ieri nelle stazioni di Genova, Milano, Bologna ci sono state diverse azioni in solidarietà con la protesta e contro i rastrellamenti razziali nei treni nei confronti dei migranti.
La
situazione al forte dell'Annunziata è in stallo da ieri sera. Sul
versante francese nessuna risposta mentre le autorità italiane schierano
la polizia, impedendo di andare oltre .I migranti, dopo aver resistito
tutta la notte, mantengono l'assedio alla strada che porta al confine
fronteggiando il blocco della polizia italiana. Diversi sono in sciopero
della fame. Nella mattina di oggi è partita una battitura. La tensione
si è innalzata fino a quando, verso mezzogiorno, alcune cariche della
polizia hanno provato a respingere il blocco dei migranti. La battitura
prosegue ancora. I migranti in lotta non abbandonano la posizione. La
situazione è in evoluzione.
Migranti e solidali chiedono sostegno al Forte dell'Annunziata.
Migranti e solidali chiedono sostegno al Forte dell'Annunziata.
video dal profilo facebook Presidio Permanente No Borders - Ventimiglia
documenta le cariche
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