sabato 9 luglio 2016

pc 9 luglio - SEL di Alessandria ipocriti sepolcri imbiancati che corrono in sostegno della fascio razzista sindaco di Alessandria

Sel: "Non serve l'esercito, ma la sicurezza conta"

"Rilanciamo il 'progetto sicurezza'. Necessario sbloccare le assunzioni dei vigili urbani" sono le considerazioni del circolo alessandrino di Sel- Sinistra italiana
 ALESSANDRIA - Non si ferma la discussione in materia di "sicurezza" urbana che ha visto diversi interlocutori interagire tra loro. Sindaco, prefetto, diverse forze politiche e cittadini. Ora sul tema interviene anche il circolo alessandrino di Sel- Sinistra Italiana: "Non serve l'esercito, ma la sicurezza conta".

"Apprendiamo con soddisfazione del calo statistico dei crimini in città, come sottolineato nei giorni scorsi dalla signora Prefetta e riportato dagli organi di stampa. Tuttavia i diversi gravi episodi accaduti nelle ultime settimane, risse in pieno centro e innumerevoli atti di vandalismo a danno del bene pubblico, hanno di nuovo portato l'attenzione degli esponenti politici alessandrini sul tema della sicurezza, dalla Sindaca Rita Rossa a vari esponenti delle opposizioni" scrivono dal partito.

"Siamo convinti che non serva l'esercito, come enfaticamente proposto (sicuramente anche per
esasperazione o per una provocazione) dalla Sindaca Rita Rossa. Ma siamo altrettanto convinti che il tema della insicurezza sia reale, sentito con preoccupazione dai cittadini, e come SEL-Sinistra Italiana, abbiamo per primi avanzato la proposta di un 'progetto sicurezza' (così lo abbiamo ribattezzato), un protocollo già adottato in molte altre realtà italiane e che vedrebbe il coinvolgimento degli istituti di vigilanza privata presenti sul territorio in un coordinamento gestito dalla Prefettura, e che aveva l'appoggio della Sindaca di Alessandria. La non disponibilità finora dimostrata dalla prefettura di Alessandria (a differenza di altre prefetture) può avere portato la Sindaca di Alessandria ad esasperare i toni con una modalità che, comunque, non condividiamo. Riteniamo però che si possa riprendere da dove eravamo rimasti, con equilibrio".

Il tema della sicurezza è stato denunciato come reale in modo trasversale dalle diverse forze politiche alessandrine. "Se siamo più o meno tutti d'accordo di investire sul tema, e se riteniamo che sia utile ai cittadini, mettiamo davanti lo spirito civico e collaboriamo tutti nel trovare una soluzione ragionevole, evitando di farne una ragione di campagna elettorale troppo anticipata (almeno, a nostro modo di vedere)".

Il gruppo sottolinea ancora "che il fatto che il numero dei crimini in città, come affermato dalla Prefetta, sia statisticamente diminuito non può che essere salutato positivamente in quanto segno del buon lavoro delle forze dell'ordine e di chi le coordina. Questo dato stride però con la sicurezza (o meglio insicurezza) percepita dai cittadini. Episodi come la rissa in centro o le spaccate dei finestrini in piazza Gobetti, svariati atti di vandalismo contro i beni pubblici come l'ennesimo incendio di cassonetti dei rifiuti, che sono segno di uno scarso controllo del territorio e di un sentimento di impunità di chi commette questi gesti, non fanno altro che aumentare questo clima di paura. In un momento dove la crisi economica e la solitudine di molte fasce sociali sono fenomeni particolarmente acuti, certo la sicurezza, come affermato giustamente da alcuni, prevede una idea di città condivisa e partecipata e iniziative nel sociale. Ma riteniamo che di questo coinvolgimento sociale facciano parte anche i lavoratori del settore. E sicuramente la provocazione della Sindaca Rossa può essere letta nel senso di cercare di ottenere dal governo più fondi per la polizia locale e lo sblocco di sempre più necessarie assunzioni nell'organico dei Vigili urbani che è ormai dimezzato. Assunzioni fondamentali per presenza, controllo e prevenzione del territorio comunale".

"Il nostro concetto di sicurezza, e quindi di controllo del territorio, è fatto col coinvolgimento dei professionisti del settore e non da cittadini improvvisati che sanno tanto di 'ronde padane'". 

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