L’accordo firmato ieri, da sindacati, vertici aziendali e lavoratori
segna una svolta nelle trattative sindacali del comparto metalmeccanico e
non solo. Dopo, infatti, la mobilitazione dei mesi scorsi e il braccio
di ferro che ha portato ad una batteria di scioperi con adesioni fino al
90 per cento, picco storico per gli stabilimenti Fiat,in cui gli operai si sono opposti ai 18 turni e al fatto che i sabati e le domeniche entrassero nel calendario lavorativo anche in modo continuativo.
L'accordo firmato dalla Fiom prevede proprio i 18 turni e il fatto che i sabato e le domeniche entrano nel calendario lavorativo in modo continuativo
Il fatto che l’accordo prevede anche ulteriori verifiche sulla turnazione, investimenti, analisi delle condizioni dei carichi di lavoro e interventi utili a migliorare le condizioni di salute e sicurezza che saranno oggetto di monitoraggio mensile e incontri congiunti tra la direzione aziendale con tutti i sindacati, compresi i delegati della Fiom, è aria fritta tutta da verificare appunto
L’assunzione di 43 lavoratori e la cessazione del contratto di solidarietà in vigore da più di due anni, era una questione che la FCA prevedeva in caso di accordo e quindi non si tratta di una conquista della lotta
Michele De Palma, coordinatore automotive Fiom, dichiara: "...È la prima volta che le turnazioni sono oggetto di confronto e non di automatica imposizione dalla Fiat». Ma confronto non vuol dire miglioramento ma solo cogestione!
L'accordo firmato dalla Fiom prevede proprio i 18 turni e il fatto che i sabato e le domeniche entrano nel calendario lavorativo in modo continuativo
Il fatto che l’accordo prevede anche ulteriori verifiche sulla turnazione, investimenti, analisi delle condizioni dei carichi di lavoro e interventi utili a migliorare le condizioni di salute e sicurezza che saranno oggetto di monitoraggio mensile e incontri congiunti tra la direzione aziendale con tutti i sindacati, compresi i delegati della Fiom, è aria fritta tutta da verificare appunto
L’assunzione di 43 lavoratori e la cessazione del contratto di solidarietà in vigore da più di due anni, era una questione che la FCA prevedeva in caso di accordo e quindi non si tratta di una conquista della lotta
Michele De Palma, coordinatore automotive Fiom, dichiara: "...È la prima volta che le turnazioni sono oggetto di confronto e non di automatica imposizione dalla Fiat». Ma confronto non vuol dire miglioramento ma solo cogestione!
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