Canelli: “No ai campi d’accoglienza. I soldi alle forze dell’ordine”
Sul piatto ci sono 100 mila euro anche per Comuni o associazioni che vogliono allestire campi d’accoglienza temporanei. «A Canelli non si aprirà mai un campo di quel genere – le prime, lapidarie, parole del primo cittadino Marco Gabusi -. Non mi si dia del razzista, non lo sono. Io rispetto solo la legge e credo che se si devono spendere soldi pubblici lo si deve fare per reprimere fenomeni criminali e non per finanziare servizi a chi sfrutta».
La vendemmia
Tra poco più di un mese si tornerà a vendemmiare sulle colline del Moscato. Come ogni anno, ormai da più di un decennio, a Canelli e dintorni arriveranno i migranti della vendemmia in cerca di un contratto. Bulgari, macedoni e romeni che non sempre trovano un tetto e sono disposti ad accamparsi anche in riva al Belbo pur di poter portare a casa, in patria, i soldi per l’inverno. Sino al 2014 a Canelli si poteva dormire in un piazzale della zona industriale, ma dall’anno scorso il Comune ha detto basta. «Non certo per cattiveria – aggiunge Gabusi -, per provare a fermare un fenomeno che nel 2015 ha fatto gridare allo scandalo». Una scandalo «caporalato» con al centro alcune cooperative senza scrupoli che non solo pagavano una miseria i lavoratori, ma non si curavano nemmeno di accoglierli in modo decoroso. «Se fossi al posto delle istituzioni darei 25 mila euro alle forze dell’ordine – conclude il sindaco della capitale dello Spumante -. Con controlli a tappeto si cancellerebbe ogni sfruttamento e chi lucra sul lavoro degli altri, pagando come si è raccontato 3,5 euro l’ora, chiuderebbe definitivamente i battenti».
L’attacco della minoranza
«Gabusi non si preoccupa degli interessi di Canelli e della filiera agricola, ma solo della sua carriera politica – l’attacco di Alessandro Negro, consigliere di minoranza -. Ora che anche la Regione prova a regolamentare i flussi ed a finanziare l’accoglienza lui percorre la via opposta». Oggi l’unico punto d’accoglienza canellese è il dormitorio Caritas con 20 posti.
ASTI NEWS
comportamento di alcune famiglie di etnia rom, consistente nello stazionare
in giro per la Città
con i camper e i furgoni in cui vivono.
Il fenomeno è stato riscontrato dalla Polizia Municipale sia in campo del Palio che nella zona della Boana, nelle vicinanze del luogo in cui, nel novembre scorso, è stato sgomberato un campo Rom abusivo.
Disagi per l'accampamento temporaneo degli stessi nomadi sono stati segnalati anche nella zona del Pam e del parcheggio della Way Assauto.
L'ordinanza stabilisce che "è fatto divieto permanente di sosta 0/24, su tutto il territorio comunale, finalizzato al campeggio abusivo di roulottes, caravan, campers, veicoli, comunque denominati, utilizzati e/o trasformati ad uso abitativo, ancorché in forma temporanea, nonché di tende o di qualsiasi altra attrezzatura o materiale idoneo a consentire l’alloggiamento o il giaciglio di persone".
Analogo provvedimento era stato emesso lo scorso anno, sempre per lo stesso motivo e i risultati erano stati positivi, perché grazie all'intensa attività di contrasto della Polizia Municipale il fenomeno era stato sostanzialmente superato.
"Quest'anno il fenomeno si sta presentando in misura molto più contenuta ma con il comandante della Polizia Municipale abbiamo deciso di intervenire sul nascere" spiega il sindaco Brignolo.
Lo scorso anno i camper si accampavano in zone molto centrali della Città (addirittura tra la Prefettura e i giardini pubblici) e i giovani abitanti dei medesimi compivano vere e proprie scorribande tra i negozi della zona, molestando esercenti e cittadini e impegnando la Polizia Municipale in una impegnativa e costante azione di contrasto. Quest'anno, come detto, il fenomeno è più contenuto.
"Il provvedimento dà alle forze di polizia, che altrimenti sarebbero impotenti, la possibilità di contrastare una forma impropria di uso del camper come abitazione, che non è igienica né per la comunità né per i bambini costretti a vivere in condizioni inidonee" spiega Brignolo.
Il provvedimento è a termine perché per legge i sindaci non possono emettere ordinanze permanenti.
"Per i camper che hanno ricominciato a parcheggiare in zona Boana -aggiunge Brignolo- abbiamo chiesto al Prefetto di inserire il tema all'ordine del giorno del prossimo Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, perché abbiamo bisogno di uno sforzo congiunto e coordinato delle istituzioni, per evitare che i Rom ricostruiscano il campo abusivo appena demolito".
"Al momento -precisa il sindaco- siamo ben lontani dalla ricostruzione di un campo vero e proprio, poiché si tratta per lo più di camper e altri mezzi che si radunano ai margini di un prato nelle vicinanze del vecchio campo, ma occorre intervenire subito prima che il fenomeno assuma proporzioni più rilevanti, anche perché le famiglie che abitano in zona subiscono disagi da questa presenza".
con i camper e i furgoni in cui vivono.
Il fenomeno è stato riscontrato dalla Polizia Municipale sia in campo del Palio che nella zona della Boana, nelle vicinanze del luogo in cui, nel novembre scorso, è stato sgomberato un campo Rom abusivo.
Disagi per l'accampamento temporaneo degli stessi nomadi sono stati segnalati anche nella zona del Pam e del parcheggio della Way Assauto.
L'ordinanza stabilisce che "è fatto divieto permanente di sosta 0/24, su tutto il territorio comunale, finalizzato al campeggio abusivo di roulottes, caravan, campers, veicoli, comunque denominati, utilizzati e/o trasformati ad uso abitativo, ancorché in forma temporanea, nonché di tende o di qualsiasi altra attrezzatura o materiale idoneo a consentire l’alloggiamento o il giaciglio di persone".
Analogo provvedimento era stato emesso lo scorso anno, sempre per lo stesso motivo e i risultati erano stati positivi, perché grazie all'intensa attività di contrasto della Polizia Municipale il fenomeno era stato sostanzialmente superato.
"Quest'anno il fenomeno si sta presentando in misura molto più contenuta ma con il comandante della Polizia Municipale abbiamo deciso di intervenire sul nascere" spiega il sindaco Brignolo.
Lo scorso anno i camper si accampavano in zone molto centrali della Città (addirittura tra la Prefettura e i giardini pubblici) e i giovani abitanti dei medesimi compivano vere e proprie scorribande tra i negozi della zona, molestando esercenti e cittadini e impegnando la Polizia Municipale in una impegnativa e costante azione di contrasto. Quest'anno, come detto, il fenomeno è più contenuto.
"Il provvedimento dà alle forze di polizia, che altrimenti sarebbero impotenti, la possibilità di contrastare una forma impropria di uso del camper come abitazione, che non è igienica né per la comunità né per i bambini costretti a vivere in condizioni inidonee" spiega Brignolo.
Il provvedimento è a termine perché per legge i sindaci non possono emettere ordinanze permanenti.
"Per i camper che hanno ricominciato a parcheggiare in zona Boana -aggiunge Brignolo- abbiamo chiesto al Prefetto di inserire il tema all'ordine del giorno del prossimo Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, perché abbiamo bisogno di uno sforzo congiunto e coordinato delle istituzioni, per evitare che i Rom ricostruiscano il campo abusivo appena demolito".
"Al momento -precisa il sindaco- siamo ben lontani dalla ricostruzione di un campo vero e proprio, poiché si tratta per lo più di camper e altri mezzi che si radunano ai margini di un prato nelle vicinanze del vecchio campo, ma occorre intervenire subito prima che il fenomeno assuma proporzioni più rilevanti, anche perché le famiglie che abitano in zona subiscono disagi da questa presenza".
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