pc 14 luglio - Ventimiglia - basta deportazioni! Accoglienza, assistenza solidale, libertà di circolazione!
Ventimiglia - Dopo la conferma informale di Croce rossa e Vigili del
fuoco, è arrivata anche quella della prefettura: entro fine settimana
massimo i primi giorni della prossima potrà avvenire il trasferimento dei migranti. Il primo passo, visto che al
momento i posti sono circa 300 e i migranti oltre 1000, sarà quello di dirottare
al centro il servizio dei pasti. Ieri al Parco Roia è iniziato
l’allestimento delle cucine, già arrivate martedì. E a breve si prevede un
tavolo tecnico con Comune, prefettura, Croce rossa e Caritas, che continuerà a
seguire i migranti.
Si lavora anche al regolamento del centro, con alcune modifiche e la
possibilità di uno stazionamento maggiore delle persone in cammino ( almeno una
settimana) prima di imporre la scelta decisiva: chiedere asilo o lasciare il
centro. Elemento sostanziale sarà la presenza di mediatori, che dovranno
seguire e informare i migranti.
Il caso Ventimiglia, intanto, torna all’attenzione del governo grazie ad un
duro intervento al Senato di Donatella Albano. La quale pone l’accento
sull’alto numero di migranti a Ventimiglia, sulla difficoltà delle associazioni
che forniscono prima accoglienza e sui rischi di tensioni sociali. Senza
dimenticare, in un’area in cui è stata sancita la presenza della
‘ndrangheta, il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nella tratta dei migranti: « Tra i
respingimenti delle autorità francesi e gli arrivi dal sud Italia, il numero
delle persone ospitate nella chiesa delle Gianchette ha continuato a crescere, fino a
raggiungere il numero di 1200 persone. Da tempo – continua la senatrice - i
migranti non possono nemmeno più essere accolti negli spazi della chiesa di
Sant'Antonio per ragioni di capienza, e hanno creato ripari di fortuna nel
posteggio e nuovamente sulle rive del Roia, con a disposizione pochi servizi
igienici. Il sistema idrico e fognario rischiano il collasso, con conseguenze
gravi sul piano sanitario».
Poi, il rischio di tensioni, alimentato da chi soffia sul fuoco: «Altra
questione è la crescente tensione sociale. La città di Ventimiglia e le
associazioni di volontariato stanno facendo il possibile, ma da soli non
possono dare risposte efficaci ai migranti e agli abitanti del quartiere. Vorrei
sottolineare anche gli episodi di strumentalizzazione politica xenofoba
che tendono a fomentare tali tensioni. La situazione merita attenzione, a
tutela dei cittadini e dei migranti. Senza contare che la criminalità
organizzata potrebbe trovare terreno fertile anche nella tratta dei migranti,
dal momento che la presenza della 'ndrangheta nel Ponente ligure è ribadita
dalle sentenze del processo La Svolta».
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