Indagato il dg del Policlinico
PALERMO - Un avviso si
garanzia scuote la sanità siciliana. A riceverlo è stato Renato Li Donni,
direttore generale del Policlinico, ma la vicenda riguarda un altro manager,
Giovanni Migliore, che guida l'ospedale Civico. Ieri pomeriggio
Li Donni era astato convocato in Procura per l'interrogatorio, ma ha fatto
sapere che non avrebbe risposto preferendo, almeno in questa fase, consegnare
una memoria tramite il suo legale, l'avvocato Renato Canonico. L'ipotesi
contestata è il falso. Falso infatti sarebbe l'atto con cui, su richiesta
dell'assessorato regionale alla Salute, Li Donni certificò che Migliore, dal
2002 al 2011, quando era in servizio all'ospedale universitario, era
responsabile dell'unità operativa complessa "Sistema informativo
aziendale".
CONTINUANO CORRUZIONE E MALAFFARE
ANCHE NELLA SANITA’ SICILIANA
Dall’ospedale
Villa Sofia, col caso Tutino-Samperi-Crocetta, al Policlinico e all’ospedale
Civico di Palermo
NEI
GIORINI SCORSI IL DIRETTORE GENERALE DEL POLICLINICO RENATO LI DONNI, PD, HA
RICEVUTO UN AVVISO DI GARANZIA PER FALSO, MA LA VICENDA RIGUARDA ANCHE GIOVANNI
MIGLIORE, MANAGER DELL’OSPEDALE CIVICO DI PALERMO
L’accusa contro Renato Li Donni, che è stata
mossa dallo stesso pm della vicenda Tutino (ex primario dell’U.O. di chirurgia
plastica dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, e medico di fiducia di
Crocetta), è di falso.
Crocetta), è di falso.
In pratica dall’inchiesta della procura
sarebbe emerso che il direttore generale dell’A.O.U.P. avrebbe certificato,
falsamente, che Migliore, dal 2002
al 2011, quando ancora prestava servizio presso il Policlinico, era stato responsabile
dell'unità operativa complessa "Sistema informativo aziendale". Falso
titolo che gli permise di essere nominato direttore generale del Civico.
Ma non si tratta
del primo caso del genere nelle strutture sanitarie palermitane. Infatti la
C.I.M.O. (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri), aveva già sollevato in
precedenza la questione dei curricula dei manager (le cui nomine venivano
preconfezionate da Tutino e Samperi, amici di merende… di Crocetta), cosa che
portò alla sospensione anche del direttore sanitario dell’ASP di Palermo,
Giuseppe Noto.
Per quanto
riguarda il Policlinico, anche lo SLAI Cobas sc. ha denunciato diverse volte
alla procura il conferimento di strani incarichi esterni da parte dei vertici
aziendali; ultimo quello del dott. Guadagnino, proveniente guarda caso
anch’egli dall’ospedale Civico di Palermo (così come il direttore generale –Li
Donni- e la responsabile dell’area risorse umane- Martellucci, figlia dell’ex
sindaco di Palermo), nominato nel 2015 responsabile di Struttura Semplice e
lautamente pagato, pur non avendone i titoli. Tanto che è intervenuta la procura
della Corte dei Conti, rilevando la violazione delle norme concorsuali e
chiedendo l’immediata revoca dell’assegnazione.
Lo SLAI Cobas
sc. ha contestualmente denunciato il fatto che, mentre si danno a go go, ad
“amici e parenti”, incarichi che costano centinaia di migliaia di euro
all’anno, il predetto ospedale continua a sprofondare, per mancanza di fondi, sia
per quanto riguarda l’assistenza e le strutture, ma soprattutto dal punto di
vista igienico-sanitario, a causa della forte carenza di pulizieri, con grave
pericolo per malati, utenti e lavoratori.
In merito a ciò la
scrivente O.S. ha anche richiesto un’audizione alla sesta commissione dell’ARS
(Assemblea Regionale Siciliana), della quale la prossima settimana si
dovrebbero avere notizie.
Pa, 10.07.2016
SLAI Cobas sc- Policlinico
Palermo
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