TKP/ML Trial: Banu, Sinan and Sami free again
Dopo neanche un mese Banu, Sinan e Sami sono di nuovo liberi! Per i tre, imputati nel "processo TKP/ML", l'ordine di cattura è stato (ancora una volta) revocato. Era già accaduto nel 2018 ma il 25 giugno 2019, entre assistevano all'udienza in tribunale i tre erano stati inoponatamente riarrestati. Da allora contro questo evidente intimidazione rivolta contro chiuque lo Stato accusi di essere comuniste e rivoluzionario, per tre setimane si è sviluppata una grande campagna di solidarietà che ha denunciato il processo e la decisione del tribunale, e che ha infine ottenuto che gli imputati fossero nuovamente rilasciati.
Come informa il comunicato della loro scarcerazione, la Polizia Criminale Federale (BKA, Bundeskriminalamt, corpo di polizia "antiterrorismo" armato e militarizzato) aveva riferito alla Corte che gli imputati avrebbero violato i termini della sospensione dell'ordine di detenzione, in quanto in aprile avrebbero lasciato la Germania per andare in Grecia e partecipare al congresso di partito del TKP-ML [sic!]. Per questa montatura, il procuratore generale federale e la polizia criminale federale avevano indicato come fonti credibili note di gaenzie stampa reazionarie. La dichiarazione messa agli atti del collegio di difesa ha dimostrato che la notizia è pura invenzione, do che dopo una scissione esistono ora il "TKP / ML" e il "TKP-ML" e se è vero che il primo ha tenuto una Conferenza -ma a gennaio, non in aprile- è del tutto assurdo sostenere che qualcuno degli imputati abbia partecipato al congresso di Partito del "TKP-ML".
Da più di tre anni le forze di polizia e la magistratura tedesche tentano invano di produrre le prove dell'affiliazione al TKP/ML dei rivoluzionari turchi sotto processo. Nel ffrattempo, in settimana è stato reso pubbico un video inedito del TIKKO -l'Esercito di Liberazione di Lavoratori e Contadini di Turchia, guidato dal TKP/ML - che mostra immagini degli eroici combattenti che hanno dato la vita affinché il popolo della Turchia sia liberato dal giogo dell'imperialismo.
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