sabato 20 luglio 2019

pc 20 luglio - Roma, altre minacce di sgombero per gli spazi sociali

Si tratta infatti di Esc, Astra, Angelo  Mai, la Torre, il Corto Circuito e l’Intifada, spazi assegnati in Delibera 26 – che dal 1996 ha consentito la proliferazione e l’esistenza dell’autogestione a Roma – la cui riacquisizione forzosa è stata ordinata con la Delibera 140 durante la Giunta Marino, è passata per le forche caudine del commissariamento Tronca ed è finita nel pantano politico della Giunta Raggi.
Vale la pena ricordare forse che la vicenda scaturisce da un’inchiesta per danno erariale nei confronti dei dirigenti del Comune di Roma istruita da un giudice della Corte dei Conti e ormai conclusa confermando la legittimità delle assegnazioni e, in mancanza di titoli, di utilizzo da parte di soggetti sociali che ne preservino l’integrità e l’utilizzo. Conferma inoltre l’impossibilità della messa sul mercato di tali immobili e quindi l’illegittimità della richiesta di canoni di mercato.
Malgrado ciò, la contestazione dei debiti imputati agli spazi sociali tornano oggi ad essere l’escamotage per minacciare lo sgombero e per costruire mediaticamente lo scandalo del debito dell’autogestione nei confronti della città. Così come anni fa hanno subito l’onta di esser confusi con affittopoli, oggi l’indebita riscossione di canoni non dovuti minaccia di nuovo i laboratori di partecipazione e autogoverno in territori aggrediti dalla deriva razzista, fascista e criminale, dalla speculazione e dall’abbandono. I 6 spazi si aggiungono agli altri 22, 

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