Toninelli: «Io un guru, di me si fida. Ma se potessi parlare...»
Gaetano Francesco Intrieri, 53 anni, di Messina e la condanna del 2017 per bancarotta
50 mila euro lordi il suo compenso
«Sto
pensando di dimettermi, per tornare a essere una persona normale»,
sbotta via sms Gaetano Francesco Intrieri, 53 anni, di Messina, al
termine di un’altra giornata complicata. Da due mesi collabora come
esperto della Struttura di missione (50 mila euro lordi il suo compenso)
con il ministro M5S dei Trasporti, Danilo Toninelli: «Ma io non sono un
attivista del Movimento, sono solo un tecnico e sto lavorando per il
Paese, al di là delle ideologie. Io sono il guru
dell’aviazione e invece mi stanno trattando da delinquente», si sfoga
brevemente al telefono, con scarsissima modestia. Niente intervista,
però, anche se la pressione mediatica cresce: «Il ministro Toninelli è
in Germania, il vicepremier Di Maio è in partenza per la Cina, non
sarebbe corretto parlare in loro assenza, aspettiamo», svicola Intrieri.
Nessuna voglia, quindi, di spiegare neppure l’ultima «perla». Giacomo Amadori, che nei giorni scorsi su la Verità aveva
già rivelato la sua condanna definitiva nel 2017 per bancarotta
fraudolenta, legata alle vicende della compagnia aerea Gandalf, ha
pubblicato ieri ampi stralci di un interrogatorio del 2005, quando —
decidendo di collaborare con la giustizia — Intrieri dichiarò questo
davanti al pm Pietro Errede della Procura di Parma: «Tutto quello che ho
detto... le altre volte sono cazz...». All’epoca il manager — ha
scritto ieri la Verità — avrebbe
distratto dalle casse dell’azienda in difficoltà circa 480 mila euro (in
tre tranche) per pagare debiti personali: «Una condanna non la puoi
mica nascondere — così si difende adesso Intrieri, chiuso fino a tarda
sera nel bunker del ministero di Porta Pia, una riunione dopo l’altra,
aprendosi solo con le persone più vicine —. Ma quei soldi non li ho
presi io, ho un documento che lo dimostra. Mi trattano come un
delinquente e io invece sono forse uno dei manager che lavora di più nel
mondo dell’aviazione, ho lavorato per decine di compagnie, due anni fa
scoprii che Alitalia era tecnicamente fallita e lo scrissi
pubblicamente, poi dopo 6 mesi è fallita davvero. Per questo mi
attaccano. I dipendenti Alitalia sui social sono tutti con me, migliaia
di persone vorrebbero che io andassi a lavorare per l’azienda...»
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