mercoledì 19 settembre 2018

pc 19 settembre - I ministri dei 5Stelle - gestiti da faccendieri e dalla casaleggio associati - persone ignobili

Toninelli: «Io un guru, di me si fida. Ma se potessi parlare...»


Gaetano Francesco Intrieri, 53 anni, di Messina e la condanna del 2017 per bancarotta

50 mila euro lordi il suo compenso 

di Fabrizio Caccia corriere della sera
«Sto pensando di dimettermi, per tornare a essere una persona normale», sbotta via sms Gaetano Francesco Intrieri, 53 anni, di Messina, al termine di un’altra giornata complicata. Da due mesi collabora come esperto della Struttura di missione (50 mila euro lordi il suo compenso) con il ministro M5S dei Trasporti, Danilo Toninelli: «Ma io non sono un attivista del Movimento, sono solo un tecnico e sto lavorando per il Paese, al di là delle ideologie. Io sono il guru dell’aviazione e invece mi stanno trattando da delinquente», si sfoga brevemente al telefono, con scarsissima modestia. Niente intervista, però, anche se la pressione mediatica cresce: «Il ministro Toninelli è in Germania, il vicepremier Di Maio è in partenza per la Cina, non sarebbe corretto parlare in loro assenza, aspettiamo», svicola Intrieri.
Nessuna voglia, quindi, di spiegare neppure l’ultima «perla». Giacomo Amadori, che nei giorni scorsi su la Verità aveva già rivelato la sua condanna definitiva nel 2017 per bancarotta fraudolenta, legata alle vicende della compagnia aerea Gandalf, ha pubblicato ieri ampi stralci di un interrogatorio del 2005, quando — decidendo di collaborare con la giustizia — Intrieri dichiarò questo davanti al pm Pietro Errede della Procura di Parma: «Tutto quello che ho detto... le altre volte sono cazz...». All’epoca il manager — ha scritto ieri la Verità — avrebbe distratto dalle casse dell’azienda in difficoltà circa 480 mila euro (in tre tranche) per pagare debiti personali: «Una condanna non la puoi mica nascondere — così si difende adesso Intrieri, chiuso fino a tarda sera nel bunker del ministero di Porta Pia, una riunione dopo l’altra, aprendosi solo con le persone più vicine —. Ma quei soldi non li ho presi io, ho un documento che lo dimostra. Mi trattano come un delinquente e io invece sono forse uno dei manager che lavora di più nel mondo dell’aviazione, ho lavorato per decine di compagnie, due anni fa scoprii che Alitalia era tecnicamente fallita e lo scrissi pubblicamente, poi dopo 6 mesi è fallita davvero. Per questo mi attaccano. I dipendenti Alitalia sui social sono tutti con me, migliaia di persone vorrebbero che io andassi a lavorare per l’azienda...»

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