E’
notizia di martedì diciotto settembre che i legali del carroccio hanno
patteggiato con la Magistratura il pagamento della somma dovuta in rate
da Euro 100.000,00 (centomila/00) ogni due mesi, sino al raggiungimento
dei quarantasei milioni che ancora mancano all’appello, dopo che la
Procura di Genova è riuscita a sequestrare tre milioni nei mesi scorsi.
Questo
significa che, per estinguere il debito, la cricca milanese di via
Bellerio 41 impiegherà la bellezza di settantasei anni (!); l’unico
inconveniente, per lorsignori, è costituito dall’aver dovuto dare in
garanzia l’immobile che ne costituisce la sede.
Ma
vediamo se si tratta davvero di un patteggiamento, o non piuttosto di
una presa per i fondelli del popolo italiano; alle ultime elezioni del
quattro marzo scorso, il soggetto politico che fa capo al ministro degli
Affari interni pro tempore ha ottenuto la media, tra Camera e Senato,
del 17,48 per cento, pari a 181 nominati: 123 deputati e 58 senatori.
Questo
significa che questi assai poco “signori” dovranno sborsare, ognuno, la
vergognosa cifra di Euro 273,23 (duecentosettantatre/23) mensili per
garantire la copertura del piano di rientro del debito con il fisco: in
pratica, viste le cifre enormi che costituiscono l’appannaggio dei
parlamentari, pagheranno l’equivalente di poco più di un caffé.
Questa
è la risultanza dell’accordo, e non si può discutere: quello che chi
scrive trova indegno di un Paese civile è che si possa aver accettato
che lorsignori restituiscano il maltolto con certe modalità, quando la
gente comune è costretta a ben altro trattamento qualora chieda un
prestito, o abbia una cartella esattoriale da onorare.
Bosio (Al), 19 settembre 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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