venerdì 21 settembre 2018

pc 21 settembre - REDDITO DI CITTADINANZA: TRA FREGATURA E RAZZISMO

Via via anche ai disoccupati, alle famiglie povere, ai precari più "convinti" e più votanti il M5S appare chiaro che questo reddito di cittadinanza forse non lo vedranno mai - e, comunque, sarà sempre subordinato alla riorganizzazione degli Uffici di collocamento, per cui, se si fa, ci vorranno anni non mesi; o, se lo vedranno in versione misera, lo potranno piangere altri, per esempio i lavoratori che si vedranno togliere le 80 euro. 
Perchè alla fine, le sparate demagogiche ("taglieremo gli stipendi dei parlamentari, dei funzionari sindacati, ecc.") passano, ma le fonti da dove prendere i soldi hanno sempre un drammatico colore di classe. 
E ora anche di razza...  

Luigi Di Maio: “... Abbiamo corretto la proposta di legge iniziale sul reddito di cittadinanza anni fa. Per l’assegnazione del reddito è chiaro che è impossibile, con i flussi immigratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani“. 
Questo anche in barba alla Corte europea di giustizia che si è pronunciata più volte su prestazioni simili ribadendo l’estensione anche agli stranieri con permesso di lungo soggiorno. «è accettabile - ha detto rispondendo a un domanda sulle parole del vicepremier Luigi di Maio- che si dia solo agli italiani». 

Non poteva naturalmente mancare il plauso del razzista doc, Salvini «È una precisazione che accogliamo con grande piacere». 
A dimostrazione che il collante più forte di questo governo fascio-populista è soprattutto il razzismo.

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