Da
oltre due anni Salvini e i leader del M5S hanno potuto contare su una
presenza ineguagliabile sui media e anche sui social network. Solo
Renzi e in precedenza Berlusconi avevano una copertura simile, ma non
avevamo la diffusione del social network di oggi. E come, in passato,
il disastro politico di questi predecessori degli attuali nuovi
governanti ha aperto loro la strada per il peggio (sono inquietanti
le somiglianze con ciò che portò al fascismo e al nazismo). Anche i
media che pretendono di attaccare questi homines
novi della
politica italiana non hanno mancato di dare loro un posto molto
grande nelle loro prime pagine con l’effetto di aumentare la loro
popolarità (favorevole o sfavorevole o sospettosa). Come qualsiasi
nuovo arrivato della scena politica gioca nell’era della
politica-spettacolo e specialmente attraverso i social network, ogni
opportunità e ogni battuta o frase a effetto diventa buona cartuccia
per bucare nel mondo di una comunicazione che da lungo tempo si nutre
di trash, gossip, parolacce (per Salvini anche le pose, il vestiario
e la copertura mediatica della sua compagna starletta della tv). Dopo
la nomina del governo Salvini-Di Maio (i due vicepresidenti del
governo Conte, capo senza potere reale), la maggior parte dei media e
dei blog è apparentemente contraria a questa nuova pagina inedita
della storia politica italiana. Peraltro, basta ricordare che tutti i
media (pubblici e privati) sono sempre stati subordinati a Berlusconi
e al centrosinistra. Ed è abbastanza singolare notare che il
quotidiano Il
Foglio,
che afferma di essere la voce intellettuale
seria della destra berlusconiana (liberale tranne che per la sua crociata contro l’aborto … e la difesa della cristianità contro l’Islam -SIC!) sostiene un’alleanza sana tra il partito di Berlusconi e il partito democratico, vedi tra Berlusconi e Renzi e quindi i dirigenti che sarebbero i più credibili nei due ranghi. E in questa campagna contro l’attuale governo i berlusconiani riescono anche a criticare Salvini di razzismo, dimenticando con nonchalance il Berlusconi che ha aperto la campagna elettorale dicendo che l’Italia aveva 600.000 immigrati delinquenti da espellere (per incarare la dose di Salvini che in precedenza aveva parlato di 500mila … boutade talmente falsa che ora il guru della Lega Giorgini si permette di dire che in quella occasione Salvini “l’aveva sparata grossa …”). Peraltro, la correzione di Giorgini sembra dire a Salvini di stare attento a non trascurare gli imprenditori padani – la sua roccaforte elettorale – che hanno assolutamente bisogno di lavoro immigrato, a volte regolare e perfino ben trattato e altre volte al nero … ). Ma tutti i critici dei sovranisti-populisti non hanno mai parlato dei fatti gravi che potrebbero smascherare la demagogia fascio-razzista-sessista, cioè le imposture di Salvini e Di Maio. Ecco una lista delle principali imposture e di come si può smascherarle e quindi il perché i media berlusconiani e dell’ex-sinistra non lo fanno.
seria della destra berlusconiana (liberale tranne che per la sua crociata contro l’aborto … e la difesa della cristianità contro l’Islam -SIC!) sostiene un’alleanza sana tra il partito di Berlusconi e il partito democratico, vedi tra Berlusconi e Renzi e quindi i dirigenti che sarebbero i più credibili nei due ranghi. E in questa campagna contro l’attuale governo i berlusconiani riescono anche a criticare Salvini di razzismo, dimenticando con nonchalance il Berlusconi che ha aperto la campagna elettorale dicendo che l’Italia aveva 600.000 immigrati delinquenti da espellere (per incarare la dose di Salvini che in precedenza aveva parlato di 500mila … boutade talmente falsa che ora il guru della Lega Giorgini si permette di dire che in quella occasione Salvini “l’aveva sparata grossa …”). Peraltro, la correzione di Giorgini sembra dire a Salvini di stare attento a non trascurare gli imprenditori padani – la sua roccaforte elettorale – che hanno assolutamente bisogno di lavoro immigrato, a volte regolare e perfino ben trattato e altre volte al nero … ). Ma tutti i critici dei sovranisti-populisti non hanno mai parlato dei fatti gravi che potrebbero smascherare la demagogia fascio-razzista-sessista, cioè le imposture di Salvini e Di Maio. Ecco una lista delle principali imposture e di come si può smascherarle e quindi il perché i media berlusconiani e dell’ex-sinistra non lo fanno.
1)
Salvini, Di Maio gridano “prima gli italiani”. Che questo slogan
serva solo a legittimare il loro razzismo fascista appare flagrante
non appena si osserva la loro negligenza rispetto alla protezione
della vita stessa degli italiani e persino dei loro elettori! Le
regioni governate da oltre vent’anni dalla Lega e dalle destre –
in particolare Veneto, Lombardia e quasi tutta la Pianura Padana –
sono le regioni più inquinate d’Italia, cioè le regioni con il
più alto tasso di malattie e di morti per contaminazioni tossiche.
Salvini e le destre proteggono solo i grandi e piccoli padroni che
sono i primi responsabili di questo inquinamento per massimizzare i
loro profitti a qualsiasi prezzo e sulla pelle di chiunque.
Sono
questi che inventano ogni sorta di attività e coalizioni con le
mafie in tutti i campi e traffici quali il trattamento dei rifiuti
tossici (vedi i vari casi di mafia
padana). Sono
quelli che si nutrono di lavoro nero e neo-schiavitù degli immigrati
– che non hanno la possibilità di regolarizzarsi – e anche degli
italiani meno
protetti.
Mentre l’Italia ha un urgente bisogno di un vasto programma per
migliorare tutte le situazioni e le attività a rischio di disastri
sanitari, ambientali ed economici,
Di Maio e Salvini ignorano tutto ciò per proporre solo le loro
solite promesse demagogiche che, del resto, per ora, non si traducono
in gran che di consolidabile. Ma perché nessun media (tranne
eccezioni piuttosto episodiche) parla di disastri sanitari e
ambientali, malattie e morti per contaminazioni, lavoro nero e
neo-schiavitù? La risposta è che in Italia gli illegalismi
tollerati sono
praticati da buona parte degli elettori, prima abituati a ciò per 40
anni dalla DC e poi da tutti i partiti; tutti hanno sottoscritto la
regola dominante “mangia e fa mangiare” (la prima regola della
dominazione mafiosa). La deriva neoliberale della sinistra italiana
(soprattutto con Craxi e la fine del PCI Berlinguer) ha permesso
qualsiasi tipo di compromesso con le destre inclusi gli affari
sporchi. Anche nelle ex regioni rosse sono emersi scandali simili a
quelli comuni tra i governi locali delle destre. Ed anche tra i
grandi e piccoli padroni della ex-sinistra troviamo lavoro nero e
neo-schiavitù, evasione fiscale, inquinamento e corruzione delle
agenzie di prevenzione e controllo, tutte le pratiche regolarmente
coperte dalle destre e soprattutto da parte di Berlusconi e della
Lega, esperti in sanatorie (amnistie della frode fiscale, delle
costruzioni abusive, dei crimini d’impresa e altri reati
tipicamente praticati da padroni, imprenditori, azzeccagarbugli e
magliari al servizio dei dominanti). Ed ecco che si scopre che le
convenzioni concesse alla famiglia Benetton per le autostrade (oltre
all’assenza di controlli della loro sistematica frode comunitaria
per la produzione di prodotti finiti nelle loro delocalizzazioni)
assomigliano a privilegi di tipo feudale e sono state approvate da
tutti i partiti, da Berlusconi, Prodi e D’Alema e da Salvini stesso
(era già deputato). Una convenzione che garantisce a questi signori
il diritto di riscuotere i pedaggi senza doversi occupare della
manutenzione lasciata alla società dello Stato e anche il diritto di
autocertificare il buono stato della rete autostradale e dei
controlli sicurezza (in un paese pieno di ponti, viadotti e
gallerie). È anche lo stesso tipo di grande dono che i governanti
della destra e dell’ex-sinistra hanno concesso alla famiglia
Agnelli, regalando loro l’Alfa Romeo, la Lancia oltre a ingenti
finanziamenti in nome dell’industrializzazione del Sud: la Fiat in
Sicilia ha definitivamente chiuso da oltre vent’anni e ora l’intera
Fiat in tutta Italia non produce gran che e ha la sua sede
amministrativa nei Paesi Bassi, la sede negli Stati Uniti e
delocalizzazioni in tutto il mondo.
2)
Salvini e Di Maio e tutti i M5S gridano “tutto cambierà!
moralizzeremo l’Italia; non saremo in balia dei potenti! Non
abbiamo paura e non saremo condizionati da nessuno!” Ma, i primi
gesti di questi homines novi hanno
mostrato solo il loro zelo per rassicurare i tre pilastri principali
dello sviluppo economico che ha rovinato l’Italia, ovvero la lobby
dei trasporti stradali (monopolio FIAT), la lobby del petrolio e la
lobby del cemento. Ben oltre la promessa del cinque stelle (M5S) di
opporsi all’inutile, costosissimo e dannoso tunnel Torino-Lione,
dopo il disastro del ponte Morandi di Genova, Salvini, il M5S e tutte
i partiti sono di accordo sulla necessità di ricostruire il ponte e
realizzare al più presto anche la gronda, il terzo valico e la TAV
Torino-Lione (tutti inutili, costosi e dannosi dal punto di vista
sanitario e perché si bucheranno montagne di amianto causando anche
uno squilibrio dell’ecosistema). Inoltre, Salvini si è affrettato
ad andare in Libia per dimostrare di essere in grado di continuare il
lavoro del suo predecessore, Minniti, per rassicurare le bande
criminali libiche, mentre Di Maio si reca dal leader egiziano Sissi
ad accettarne la rassicurazione sulla “verità sull’assassinio di
Regeni” (SIC!). Si ricompone così la santa unità nazionale: si
salveranno a tutti i costi il controllo italiano sul petrolio libico,
sul gas egiziano e altro ancora. Ma si è dimostrato che si è tutti
contro il Macron che sta cercando di sottrarre all’ENI il
predominio sul petrolio libico e altri affari in Africa. E Salvini
gioca come se fosse il capo dello stato incontrando il suo omologo
fascista, razzista e sessista Orban con il quale pretende di
configurare la destra che governerà domani tutta l’Europa.
3)
Di Maio (più che Salvini) promette lavoro in regola e correttamente
pagato a tutti e una politica sociale egualitaria. A parte il fatto
che Salvini non sembra affatto d’accordo con tutto ciò che per il
momento rimane solo promesse, non si vede alcuna possibilità di una
loro copertura finanziaria. Si tratta di propositi vaghi che non
toccheranno mai la tragica realtà del lavoro nero e della
neo-schiavitù poiché questo governo non ha alcuna intenzione di
attaccare il neo-liberalismo dominante da più di tre decenni.
4)
Salvini e Di Maio hanno suggerito di voler essere indipendenti da
qualsiasi potenza straniera. Ma nel campo degli affari esteri e degli
affari militari in particolare l’Italia sembra diventare ancora più
servile verso gli Stati Uniti, anche se Salvini sostiene di
valorizzare i rapporti con Putin. Al contrario delle promesse M5S
vagamente pacifiste, il governo Conte promette di impegnarsi non solo
per mantenere le spese militari oscene stanziate dai governi
precedenti, ma di aumentarle. In effetti, la signora scelta come
ministro della difesa è solo una pseudo-esperta del settore, nota
solo per essere stata ben raccomandata da ex ministri democristiani e
poi berlusconiani assai discutibili. L’unico ministro in questo
governo che sembra corretto e che promette di fare bene è il
generale Costa, noto per il suo impegno nella lotta contro i disastri
ambientali. Ma è chiaro che il programma di questo ministero sembra
destinato a rimanere un bel discorso data non solo la totale
negligenza del governo in questo campo, ma anche l’ostilità di
Salvini che evidentemente non vuole disturbare gli inquinatori che
infettano anche le sue roccaforti elettorali. Recentemente alcuni
media hanno parlato dell’ipotesi che presto l’alleanza M5S-Lega
salterebbe e che Salvini potrebbe scommettere su questa rottura per
guadagnare sempre più popolarità in vista delle elezioni europee
del prossimo anno, se non anche di nuove elezioni politiche
anticipate. E c’è anche chi sembra scommettere su chi si romperà
per primo, M5S o Salvini? Ma ci sono altri che scommettono
sull’ipotesi di un nuovo partito attraverso la fusione M5S e Lega,
che però provocherebbe la spaccatura del M5S. Ricordiamo che Grillo
due giorni dopo i risultati delle scorse elezioni, svelò in modo
assai esplicito qual è lo spirito che anima questo partito: “Noi
siamo un po’ dentro democristiani, un po’ di destra, un po’ di
sinistra, un po’ di centro … possiamo adattarci a qualsiasi cosa
… Vinceremo sempre noi sul clima, sull’ambiente, sulla terra” …
Ci
trasformeremo …“).
Che Grillo e una parte dei cinquestelle fossero fascisti e razzisti
s’era capito dall’inizio in occasione di diverse loro “uscite”
di incensamento della legge e l’ordine, dello stato forte e dello
stop al “caritatismo” per gli immigrati … Secondo Grillo, è
questo tipo di strategia politica che ha portato il Movimento delle 5
Stelle a diventare il partito più votato dagli italiani il 4 marzo.
Appare allora assai inquietante constatare la somiglianza con ciò
che scrisse Mussolini il 1919/03/23 sulla prima pagina Popolo
d’Italia: “Noi
ci permettiamo di essere aristocratici e democratici, conservatori e
progressisti, reazionari e rivoluzionari, legalisti e illegalisti, a
seconda delle circostanze di tempo, di luogo e di ambiente“.
Si torna quindi a una concezione dell’eclettismo arbitrario che può
essere riconosciuta in molte personalità italiane del passato e del
presente, come un desiderio della facoltà del libero arbitrio o
dell’anamorfosi
dello stato di diritto democratico.
Ciò non è sorprendente considerando la possibile miscela di
corruzione, economie clandestine, neo-schiavitù, trasferimenti
incontrollati, uso di paradisi fiscali e altre “perle” che
alimentano gran parte dell’economia italiana, mentre i disastri
sanitari, ambientali ed economici non smettono di peggiorare. Ma
quasi tutti i parlamentari neoeletti probabilmente stanno solo
pensando a come passare la nuova legislatura e ad evitare nuove
elezioni. Se durerà questo governo fascista-razzista-sessista
continuerà a causare disastri sanitari, ambientali ed economici (non
facendo nulla per contrastare le illegalità di massa e dei dominanti
perché difende il neoliberismo a tutti i costi – anche sulla pelle
di buona parte del i propri elettori – l’alimentazione delle
guerre permanenti e la devastazione dei paesi di emigrazione
disperata. Il fascismo durò vent’anni, il nazismo un po’ meno ma
provocarono genocidi, terribili disastri e devastazioni lasciando
anche un’eredità che condiziona ancora il Europa, Italia così
come il colonialismo. L’Europa è minacciata dallo spettro del
neocolonialismo e dal rinnovamento del fascismo, del razzismo e del
sessismo. La resistenza contro questa deriva sarà difficile e
duratura … e la domanda è come, quando, dove e con chi si
realizzerà la RESISTENZA?
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