Ogni giorno che passa ci si chiede sempre con
maggiore insistenza quale mai possa essere il motivo per il quale il
manifesto continua a definirsi “quotidiano comunista”: al di fuori di
qualche lodevole eccezione – che però è una firma saltuaria del quotidiano
romano di via Bargoni 8 – l’attuale collettivo non è affatto formato da persone
che sono chi vorrebbero dare ad intendere.
L’ultima goccia è data dal taglio basso di pagina
cinque dell’edizione di giovedì venti settembre dove campeggia un articolo –
firmato dal giovane Maurizio Pagliassotti – nel cui titolo si definisce
Nicoletta Dosio, storica militante No Tav, come una «anziana che rischia il
carcere».
E’ pur vero che la ex militante di Potere Operaio
non è più una ragazzina di primo pelo, ma leggere un apprezzamento del genere
verso una persona che da decenni è costantemente in prima fila nelle battaglie
che decide di portare avanti – in primis quella contro l’alta velocità/alta
capacità ferroviaria – fa venire l’orticaria a chiunque la conosca almeno un
poco.
Bosio (Al), 22 settembre 2018
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