La
Scuola di Via Bramantino che si occupa anche di assistenza ai
migranti doveva riprendere le attività oggi.
16
settembre 2018
Nella
notte di sabato, i muri della scuola di cultura popolare di via
Bramantino, a Milano, sono stati imbrattati da insulti contro gli
omosessuali, disegni osceni e la frase W Salvini che campeggia tra le
svastiche. L'assalto neofascista alla sede dell'associazione che tra
le altre cose è impegnata nell'assistenza ai migranti è
spaventosamente vicino a quello contro la coppia di omosessuali di
Verona, che hanno trovato i muri della loro abitazione coperti di
svastiche e insulti. A denunciare il fatto, tra gli altri,
l'associazione antifascista e arcobaleno I Sentinelli di Milano,
molto attiva in città, e l'ex consigliere comunale di Milano Fabio
Galesi, che su Facebook parla di assalto fascista alla Scuola di
Cultura Popolare in via Bramantino, nel Municipio 8, che da oggi
avrebbe dovuto riprendere le attività. E invece questa mattina la
scoperta dei locali completamente devastati e deturpati da vernice
rossa, con cui sono stati scritti, in maniera così sgrammaticata da
sembrare fatto apposta, insulti osceni contro omosessuali e
svastiche, di cui una disegnata al contrario. Un nuovo e
allarmante raid neofascista, in un paese addormentato che finge di
non vedere i segni evidenti di un tumulto di associazioni pericolose
e violente, oscenamente protette da chi è salito al governo.
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