Deportata a Ravensbruck come politica, ma testimone dell'Olocausto
Una
scritta antisemita è comparsa a Mondovì, in provincia di Cuneo, a poche
ore dal Giorno della Memoria. Sulla porta dell’abitazione di Lidia Beccaria Rolfi, Una frase che riecheggia
quelle usate dai nazisti durante i rastrellamenti, in Italia quanto in
Germania, per deportare gli ebrei.
Nella casa di Lidia Beccaria Rolfi, morta nel 1996, abita oggi il figlio Aldo che ha già sporto denuncia contro ignoti. "È inquietante quello che è successo questa notte. Non c'è altro modo per commentare - dice il figlio - Ieri è uscito un articolo dove ho fatto alcune riflessioni e riportato frasi di interviste di mia madre e questo è il risultato. Mi sembra il segno tangibile di un clima che si è creato e questi sono gli effetti". Sulla "Provincia Granda" Aldo Rolfi aveva scritto tra l'altro: "L'emergenza odio è colossale, palpabile in tutti i campi. La mente torna a notti buie e vergognose della nostra Storia recente".
Nella casa di Lidia Beccaria Rolfi, morta nel 1996, abita oggi il figlio Aldo che ha già sporto denuncia contro ignoti. "È inquietante quello che è successo questa notte. Non c'è altro modo per commentare - dice il figlio - Ieri è uscito un articolo dove ho fatto alcune riflessioni e riportato frasi di interviste di mia madre e questo è il risultato. Mi sembra il segno tangibile di un clima che si è creato e questi sono gli effetti". Sulla "Provincia Granda" Aldo Rolfi aveva scritto tra l'altro: "L'emergenza odio è colossale, palpabile in tutti i campi. La mente torna a notti buie e vergognose della nostra Storia recente".
"Ho
attraversato questa porta molte volte. La scritta è apparsa oggi, dopo
che Aldo è intervenuto su un giornale locale per ricordare sua madre. Al
di là della patente ignoranza - Lidia è stata una deportata politica - è
uno dei molti segnali che ci dovrebbero fare alzare la voce per
ricordare a tutti che essere antifascisti è il primo dovere della
memoria che abbiamo" commenta lo storico Bruno Maida
che con Lidia Rolfi ha scritto diversi libri sulla deportazione. "Mi
sembra un gesto molto grave tanto più nella dimensione di Mondovì e per
il ruolo di Lidia".
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