Atteggiandosi a grande stratega militare
Calvisi dice che «Stiamo vivendo un periodo di tensione e potenziale minaccia
alla pace e alla sicurezza: Iraq, Iran, Siria, Corno d’Africa, Afghanistan.”
Cioè i paesi in cui è presente l’Italia
imperialista che rappresenta la vera minaccia in queste aree! “Il nostro Paese,
la Nato, l’Ue, l’Onu, sono chiamate ad assumere una responsabilità maggiore per
il mantenimento della pace e la stabilizzazione. L’Italia manterrà i propri
impegni e darà il proprio contributo». Sull’impegno non abbiamo dubbi, ma “contribuendo”,
doveva aggiungere, alla morte di migliaia di bambini, donne e uomini e a tenere
soggiogati interi popoli!
***
Consegnato a Sigonella il
drone super tecnologico della Nato
Alla cerimonia presente anche
il segretario generale dell'Organizzazione del Trattato Atlantico Jens
Stoltenberg
L’acronimo è Ags (Alliance Ground
Surveillance) ed è il nuovo, supertecnologico sistema di sorveglianza della
Nato che ha il suo quartier generale nella base di Sigonella in Sicilia:
oggi la cerimonia ufficiale di inaugurazione ufficiale dell’Ags con la consegna
di due dei cinque velivoli a pilotaggio remoto RQ-4D Global Hawk che
consentiranno al sistema di raccogliere immagini e
informazioni in un’area di crescente interesse strategico per l’Italia e per tutta l’Alleanza Atlantica.
informazioni in un’area di crescente interesse strategico per l’Italia e per tutta l’Alleanza Atlantica.
I droni spia della Nato - dei
giganti da oltre 14 tonnellate di peso e 14 metri di apertura alare, che
pilotati da terra possono volare ad altissima quota per 30 ore consecutive,
coprendo oltre 16mila chilometri in una sola missione - sono uno strumento di
sorveglianza formidabile in grado di tenere sotto controllo tutta l’area del
Mediterraneo, l’Africa e il medio Oriente: inutile sottolineare, dunque, in
questa fase di tensione in Libia, Iraq, Iran, e non solo, quanto possa tornare
utile per le missioni della Nato il sistema basato a Sigonella.
Il progetto Ags, avviato nel
2009, è operativo da alcune settimane: vi partecipano 15 diversi Paesi e la
Nato lo considera di importanza «vitale» per le sue operazioni e missioni. Non
a caso alla cerimonia di oggi erano presenti i vertici politici e militari
dell’Alleanza, a partire dal segretario generale Jens Stoltenberg. Per l’Italia
c'era il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi, in sostituzione del
ministro della Difesa Lorenzo Guerini impegnato nel Cdm. «Con l'Ags - ha detto Calvisi
- l’Alleanza acquisisce uno strumento di sorveglianza utile per rafforzare
efficacemente le capacità di difesa ed in grado di fornire un aiuto concreto ai
comandanti di tutti i Paesi della Nato, dotandoli di una fonte di preziose
informazioni a supporto dell’attività operativa», soprattutto "sul fronte
Sud», «certamente cruciale per l’Europa e per la stessa Nato alla luce delle
complesse e multiformi sfide che da tale area possono promanare». ha detto
Calvisi. «Stiamo vivendo un periodo di tensione e potenziale minaccia alla pace
e alla sicurezza: Iraq, Iran, Siria, Corno d’Africa, Afghanistan. Il nostro
Paese, la Nato, l’Ue, l’Onu, sono chiamate ad assumere una responsabilità
maggiore per il mantenimento della pace e la stabilizzazione. L’Italia manterrà
i propri impegni e darà il proprio contributo», ha aggiunto. Quello di oggi, ha
osservato Calvisi, è quindi «un passo importante di un percorso comune"
che consentirà di «contribuire attivamente alla difesa collettiva della Nato e
alla condivisione della sicurezza».
Il Comitato No Muos-No Sigonella
protesta: «La scelta di inaugurare proprio oggi, nel 29/o anniversario
dell’inizio della prima guerra in Iraq, il sistema di guerra Ags è un macabro
avvertimento di come gli Usa e la Nato stanno utilizzando ed utilizzeranno
sempre più la Sicilia: l’assassinio del generale iraniano Soleimani in Iraq
rischia di innescare una nuova micidiale spirale di guerra dal Medioriente alla
Libia».
17/01/2020
https://www.lasicilia.it/news/catania/320461/consegnato-a-sigonella-il-drone-super-tecnologico-della-nato.html
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