L'allarme di questi giorni sulla produzione della fabbrica simbolo di Fca a Torino (nel 2019 ha prodotto solo 11.100 auto, per quanto di lusso) .. dice il presidente dell'Amma - il 2020 sarà probabilmente un anno di transizione in attesa che parta la filiera dell'auto elettrica con la 500 E. Quando questo avverrà è chiaro che anche tutta la filiera dovrà accelerare in quella direzione. Se, come sembra, la richiesta di auto elettriche crescerà in modo significativo nei prossimi anni, allora quello potrà essere il futuro per il nostro automotive".
"Sicuramente bisogna incrementare la produzione" , dice Davide Provenzano segretario della Fim- Cisl torinese. Come fare? "Torino deve tentare la strada dell'elettrico ed è importante che Fca abbia compiuto questa scelta dedicando una parte di Mirafiori a questo. Ma dobbiamo sapere che l'elettrico da solo non basterà a salvare il nostro automotive. Credo che si debba allargare la gamma dei modelli realizzati in corso Tazzoli".
Per Luigi Paone, responsabile della Uilm torinese "la ripresa di Mirafiori arriverà probabilmente all'inizio del 2021. Questo sarà ancora un anno di transizione. Ma è certo che la situazione produttiva non può durare a lungo a questi livelli". Quali proposte per risalire la china? "Decisamente la scelta dell'elettrico è strategica.
Per il segretario della Fiom torinese, Edi Lazzi, "la scelta di andare sulla produzione elettrica è un fatto positivo. Noi, anzi, la auspicavamo da tempo. Credo però che sia necessaria la produzione di ulteriori modelli, oltre al Levante e alla 500 elettrica, per dare un futuro alla fabbrica. Da più di un decennio a Mirafiori c'è la cassa integrazione che significa decurtazione dei salari per migliaia di dipendenti".
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