Le esplosioni in acciaieria dimostrano per l'ennesima volta che gli operai devono impugnare in prima persona con lo sciopero prolungato e mirato la battaglia per salute e sicurezza in fabbrica rispondendo no a qualsiasi esubero e liberandosi della scimmia addosso del sindacalismo aziendalista e collaborativo come pure di quella parte dell'ambientalismo antioperaio che vuole la chiusura della fabbrica.
Slai cobas per il sindacato di classe - Taranto
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Tre esplosioni sono avvenute la notte scorsa nell’impianto Idf a
servizio del Convertitore 1 di Acciaieria 2 nello stabilimento
siderurgico ArcelorMittal di Taranto. Non si registrano feriti. Hanno
provocato diversi squarci alle tubazioni della condotta di aspirazione
del recupero gas. Lo si apprende da fonti sindacali (riprese
dall’agenzia ANSA), che ricordano come l’incidente sia avvenuto alla
vigilia della fermata dell’Acciaieria 1 e del conseguente aumento della
produzione per l’Acciaieria 2, che necessita di manutenzione).
Per la fermata dell’Acciaieria 1 l’azienda ha già annunciato una
riduzione di personale da 477 a 227 unità, che determinerà la
collocazione di 250 lavoratori in Cassa integrazione ordinaria (Cigo).«Da tempo dichiariamo che gli impianti all’interno dello stabilimento necessitano di manutenzioni ordinarie e straordinarie.
Così come diciamo che l’azienda deve programmare in maniera capillare,
con interventi specifici. I fatti, ancora una volta, ci danno ragione.
Basti pensare a quanto avvenuto oggi nella stessa Acciaieria 2, dove si è
verificato un problema al convertitore n.1 con il cedimento del cono
all’impianto trattamento gas, “IDF”».: «L’acciaieria 2, a conferma di quanto sostenuto da Fiom e Uilm nei giorni scorsi e verificato nel corso del sopralluogo effettuato ieri, non può sostenere l’aumento produttivo a 3 convertitori e gli ultimi episodi lo testimoniano. ArcelorMittal deve tornare sui suoi passi e sospendere immediatamente la scelta unilaterale di fermare l’acciaieria 1 in quanto, i continui rinvii e ritardi su manutenzione ordinaria e straordinaria determinano, in caso di aumento produttivo, situazioni di pericolosità sia dal punto di vista della sicurezza che dell’ambiente».
LL’azienda ha convocato le organizzazioni sindacali e, su richiesta di Fim, Fiom e Uilm, ha comunicato il ripristino della marcia di Acciaieria 1. A tal proposito l’azienda ha ribadito che tale assetto è di carattere momentaneo e avrà una durata di circa 15 giorni al fine di ripristinare il guasto sull’’impianti IDF.
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