domenica 19 gennaio 2020

pc 19 gennaio - A Prato una riposta giusta e forte raccoglie la sfida della repressione e vince sui divieti della Questura

Una risposta calorosa, numerosa e forte quella che ha attraversato oggi Prato, in risposta alla grave repressione che le scorse settimane ha colpito con pesanti multe i lavoratori della Superlativa e due studentesse solidali.
Il calore di tanti lavoratori e giovani che nelle tante lingue d'origine si sono trovati uniti nel messaggio di lotta ai padroni, al loro sistema di sfruttamento, ai governi e alle leggi che lo tutelano.
La dimensione, almeno 2000, forse 3000 persone, raccolta, viaggiando anche da lontano, oltre che da tutta la Toscana e la vicina Emilia, con delegazioni anche da Padova, Torino, Genova, Milano, Roma.
La forza di chi ha deciso non fare un passo indietro di fronte agli attacchi repressivi e che alla fine ha piegato anche il pretestuoso divieto di raggiungere in corteo la Piazza del Comune. Proprio in quella piazza e dalla scalinata del Palazzo Pretorio si è sentito forte il grido "Prato Libera!"
Nei brevi interventi a fine manifestazione, la gioia di aver vinto una prima sfida, che certo cambierà molte cose a Prato; l'appello a continuare uniti a difendere chiunque sia attaccato; l'impegno a rilanciare le lotte e fare crescere il fronte e la battaglia per l'abrogazione dei decreti Salvini.

nel volantino dello Slai cobas
Solidali con i nostri fratelli di classe in lotta!
La repressione non passerà!
Sappiano padroni grandi e piccoli, governi dei padroni che la repressione non spegne ma alimenta la lotta
contro sfruttamento, schiavismo e fascismo padronale!
Uniamoci e alziamo il tiro della lotta per ABROGARE I DECRETI SICUREZZA razzisti liberticidi, antioperai e antipopolari!
Prato è diventato un anello della lotta generale proletaria, democratica e popolare, un esempio da seguire là dove colpiscono i lavoratori in lotta.
Ora questa manifestazione incoraggia la lotta più generale per l’abolizione dei decreti sicurezza
Ora costruiamo insieme l’unità solida e permanente delle organizzazioni di base e di classe
La lotta contro i decreti Salvini condotta in prima persona dai lavoratori, è parte di una guerra di classe contro padroni e governo e deve essere parte di un fronte necessario anticapitalista, antifascista e antirazzista
SLAI COBAS per il sindacato di classe coordinamento nazionale

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