Una risposta calorosa, numerosa e forte quella che ha attraversato oggi Prato, in risposta alla grave repressione che le scorse settimane ha colpito con pesanti multe i lavoratori della Superlativa e due studentesse solidali.
Il calore di tanti lavoratori e giovani che nelle tante lingue d'origine si sono trovati uniti nel messaggio di lotta ai padroni, al loro sistema di sfruttamento, ai governi e alle leggi che lo tutelano.
La dimensione, almeno 2000, forse 3000 persone, raccolta, viaggiando anche da lontano, oltre che da tutta la Toscana e la vicina Emilia, con delegazioni anche da Padova, Torino, Genova, Milano, Roma.
La forza di chi ha deciso non fare un passo indietro di fronte agli attacchi repressivi e che alla fine ha piegato anche il pretestuoso divieto di raggiungere in corteo la Piazza del Comune. Proprio in quella piazza e dalla scalinata del Palazzo Pretorio si è sentito forte il grido "Prato Libera!"
Nei brevi interventi a fine manifestazione, la gioia di aver vinto una prima sfida, che certo cambierà molte cose a Prato; l'appello a continuare uniti a difendere chiunque sia attaccato; l'impegno a rilanciare le lotte e fare crescere il fronte e la battaglia per l'abrogazione dei decreti Salvini.
nel volantino dello Slai cobas
Il calore di tanti lavoratori e giovani che nelle tante lingue d'origine si sono trovati uniti nel messaggio di lotta ai padroni, al loro sistema di sfruttamento, ai governi e alle leggi che lo tutelano.
La dimensione, almeno 2000, forse 3000 persone, raccolta, viaggiando anche da lontano, oltre che da tutta la Toscana e la vicina Emilia, con delegazioni anche da Padova, Torino, Genova, Milano, Roma.
La forza di chi ha deciso non fare un passo indietro di fronte agli attacchi repressivi e che alla fine ha piegato anche il pretestuoso divieto di raggiungere in corteo la Piazza del Comune. Proprio in quella piazza e dalla scalinata del Palazzo Pretorio si è sentito forte il grido "Prato Libera!"
Nei brevi interventi a fine manifestazione, la gioia di aver vinto una prima sfida, che certo cambierà molte cose a Prato; l'appello a continuare uniti a difendere chiunque sia attaccato; l'impegno a rilanciare le lotte e fare crescere il fronte e la battaglia per l'abrogazione dei decreti Salvini.
nel volantino dello Slai cobas
Solidali con i nostri fratelli di classe in lotta!
La repressione non passerà!
Sappiano padroni grandi e piccoli, governi dei padroni che la repressione non spegne ma alimenta la lotta
contro sfruttamento, schiavismo e fascismo padronale!
Uniamoci e alziamo il tiro della lotta per ABROGARE I DECRETI SICUREZZA razzisti liberticidi, antioperai e antipopolari!
Prato è diventato un anello della lotta generale proletaria, democratica e popolare, un esempio da seguire là dove colpiscono i lavoratori in lotta.
Ora questa manifestazione incoraggia la lotta più generale per l’abolizione dei decreti sicurezza
Ora questa manifestazione incoraggia la lotta più generale per l’abolizione dei decreti sicurezza
Ora costruiamo insieme l’unità solida e permanente delle organizzazioni di base e di classe
La lotta contro i decreti Salvini condotta in prima persona dai lavoratori, è parte di una guerra di classe contro padroni e governo e deve essere parte di un fronte necessario anticapitalista, antifascista e antirazzista
SLAI COBAS per il sindacato di classe coordinamento nazionale
Nessun commento:
Posta un commento