Venerdì 24 gennaio verrà presentata il progetto definitivo di riforma pensionistica al Consiglio dei Ministri.
Per
lo stesso giorno è stato convocato dall’inter-sindacale il settimo
sciopero “inter-categoriale” ed “inter-professionale” contro questa
ipotesi di riforma pensionistica in appena circa un mese e mezzo.
L’astensione
del lavoro di questo venerdì sarà il culmine di tre giorni di
mobilitazione promossa dal cartello di organizzazioni sindacali e
giovanili che inizieranno
questo martedì.
Venerdì
la Federazione della CGT del settore ha annunciato una nuova operazione
“porti morti”, da mercoledì a venerdì, chiamando alla partecipazione
massiccia delle mobilitazioni territoriali.
Chiama
al mantenimento dei picchetti di sciopero nei sette scali che anche la
scorsa settimana erano stati interessati da questa tipologia d’azione,
da martedì a giovedì, continuando dall’astensione dall’effettuare
straordinari e turni “eccezionali”.
I
portuali non beneficiano di un “regime speciale”, ma di un semplice
accordo settoriale relativo al “lavoro usurante” che svolgono; il che
permette loro per ora di andare in pensione due o tre anni prima
dell’età legale prevista dalla “riforma Macron”: 62 anni.
Particolarmente calda la situazione a Le Havre e Marsiglia.
da contropiano
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