La decisione è stata presa nella prima mezzora. Sarà un confronto duro, nel luogo più strumentalizzato della lunga campagna elettorale per le Regionali dell’Emilia Romagna. Ma le sardine una prima vittoria l’hanno già ottenuta: trovare il coraggio che non hanno avuto i partiti a sinistra e mettersi davanti ai cittadini per chiedere di cosa hanno bisogno. “Dopo la grande manifestazione di Roma”, ha detto ancora Santori, “ci siamo detti che saremmo dovuti ‘andare nei paesi’. Ma sono i territori che si auto-organizzano e ci chiamano, ecco perché siamo qui”. Le sardine si sono presentate alla cittadinanza con la loro proposta di manifestare dopo che nei giorni scorsi sono state protagoniste di un braccio di ferro con il leader del Carroccio: il movimento è stato il primo a prenotare la piazza, ma è stato costretto a lasciare il palco alla Lega per il regolamento che dà precedenza ai partiti politici. E quando è stato chiesto loro di fare un passo indietro per “allentare la tensione”, le sardine hanno deciso di incontrare la cittadinanza. “Con il rischio di fare un autogol ed essere sommersi dalla critiche”, confessano alcuni. “Il risultato ha superato tutte le aspettative. Abbiamo perfino dovuto spostarci in una sala più grande”.