Non c’è stato neanche bisogno di iniziare l’assemblea.
Mattia Santori è arrivato nel teatro sociale
Metropolis di
Bibbiano
facendosi largo tra 500 persone incastrate sulle gradinate. Le ultime
file hanno iniziato a darsi di gomito: “Eccolo”. Lì sono iniziati gli
applausi. Il leader del movimento delle sardine, con ancora nelle gambe
l’adrenalina dei 40mila in piazza Bologna del giorno prima, si è
arrampicato sul palco e si è preso il saluto del paese chiuso in un
silenzio stampa lungo sei mesi. “Non sono io, non siamo noi, a poter
decidere al vostro posto”, ha detto ancora Santori. “Ecco perché siamo
qui, per chiedere la vostra opinione. Volete manifestare in piazza in
contemporanea alla Lega?”. La folla
ha risposto per acclamazione.
“Possiamo anche scegliere un altro giorno. Fare un’escursione,
inventarci qualcos’altro. Scegliete voi”, ha insistito Santori. “Noo”,
ha gridato in coro la platea. I cinquecento presenti nel teatro di
Bibbiano sono usciti di casa che avevano già deciso: giovedì 23 gennaio
manifesteranno in
piazza Libero Grassi, a 250 metri dal Municipio e dal palco sul quale
Matteo Salvini chiuderà la campagna elettorale
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