mercoledì 22 gennaio 2020

pc 22 gennaio - Embraco, la rabbia del lavoratori contro politici e sindacalisti

"Salvataggio bufala, lo diciamo da un anno"
“Non ci interessa altra cassa integrazione, vogliamo un lavoro”

Fischi e accuse durante l'incontro davanti ai cancelli. Si fa strada l'ipotesi "spezzatino" per ricollocare i 400 dipendenti.
“Da un anno diciamo che il piano di Ventures era una bufala. E la politica non ci ha mai creduto”. Allarmi sottovalutati, troppo tempo perso, un governo sotto il ricatto delle multinazionali: sale la rabbia dei lavoratori dell’Ex Embraco contro la politica che questa mattina si è data appuntamento di fronte ai cancelli dello stabilimento di Riva di Chieri. Un incontro convocato dal sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero che ha invitato parlamentari e consiglieri regionali accolti dai lavoratori con fischi e accuse, nonostante la conferma che tredicesima e stipendio di dicembre saranno pagati a breve.
“In tutti questi mesi la politica e le istituzioni sono state assenti - dicono i lavoratori - abbiamo fatto un esposto alla procura perché nessuna istituzione ha avuto il coraggio di farlo”. Fischi per il sindaco di Chieri, accusato di essersi fidato dei manager di Ventures, e anche per il segretario della Fiom di Torino Edi Lazzi che ha proposto di chiedere già da ora il prolungamento della cassa integrazione in modo che da luglio i laboratori possano continuare a ricevere gli ammortizzatori sociali altrimenti in scadenza. “Non ci interessa altra cassa integrazione, vogliamo un lavoro” dicono gli operai che denunciano ritardi anche nel pagamento della cassa, comunque troppo bassa: “Come facciamo a vivere con 700 euro al mese? Io no ho più niente, nemmeno i soldi per mettere la benzina per arrivare qui a manifestare” attacca Daniele che già lo scorso anno anno si era incatenato ai cancelli dello stabilimento. “

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