sabato 25 gennaio 2020

pc 25 gennaio - CONTRO LA GUERRA PRESIDIO SIMBOLICO ALL'AMMIRAGLIATO DI TARANTO



Ai lavoratori, ai giovani, alle masse popolari di Taranto
informiamoci, organizziamoci, lottiamo insieme

CONTRO LA GUERRA NEL MEDITERRANEO E ALLE PORTE DI CASA
L'Italia, come tutte le potenze imperialiste, non sta affatto adoperandosi per la pace in Libia, Iraq, ecc., ma si attrezza anch'essa per la guerra, cercando di avere un ruolo nello scontro di interessi tra i paesi europei.
Questa guerra, per l'Italia, viene fatta soprattutto per difendere i profitti delle multinazionali italiane, in primis l'ENI.
Per i lavoratori, giovani, donne sono uno schiaffo ai gravi problemi di vita: milioni, miliardi, spesi per
missioni militari, armi, sottratti ai fondi per il lavoro, per la salute, le bonifiche, i servizi sociali, la sanità nella nostra città.
RITIRO DEI SOLDATI ITALIANI DA LIBIA, IRAQ, AFGHANISTAN E IN TUTTE
LE ZONE DI GUERRA
I soldati italiani non vanno per aiutare le popolazioni locali; vanno ad addestrare i militari di questi paesi a fare la guerra. Come è successo in Libia, in cui i militari libici “addestrati” sono poi gli stessi che tengono nei lager i migranti, li torturano, stuprano le donne e impongono ai bambini di abbracciare i mitra e uccidereper partecipare all’infame guerra fra bande in corso in Libia

TARANTO NON E'-NE’ DEVE ESSERE CITTA' DI GUERRA – NOI VOGLIAMO FUORI LE BASI USA/NATO/ITALIA DALLA NOSTRA TERRA ,
Anche le basi militari Marina inquinano il nostro mare e
ancor prima della disastrosa ILVA così come è inaccattabile l'occupazione di intere zone della nostra città, per farne base di attività militari, di navi da guerra e secondo alcuni anche di passaggio di sommergibili nucleari di punto d’appoggio di missioni niente affatto umanitarie ma che sono in primis al servizio degli interessi guerrafondai imperialisti degli Usa/NATO La Marina ora di di voler ampliare l'Arsenale, che ha anch’esso inquinato il nostro mare comel'Ilva, per portaerei per gli F35 per i quali si spendono 9 miliardi mentre Conte tra qualche giorno verrà a parlare di pochi milioni per il cosiddetto e ancora fumoso “Cantiere Taranto”

MANDARE ARMI E SOLDATI NEI TERRITORI DELLE GUERRE SIGNIFICA MASSE DI MIGRANTI CHE FUGGONO DALLE GUERRE
Chi storce il naso per l'arrivo dei migranti, sappia che proprio mandare armi, soldati in Libia, Iraq, in Africa, Medio Oriente, rapinare le ricchezze di petrolio, gas materie prima alimenta guerre e miseria che porta inevitabilmente molti più persone, che vogliono sfuggire alla morte, ai disastri, a venire nel nostro paese. Il governo italiano parla di aiutarli a “casa loro”... ma sono le missioni militari sarebbe “l'aiuto”? Chi se ne avvantaggia sono le grandi multinazionali italiane come l'Eni, la Leonardo, non certo uomini, donne, bambini.
Diciamo SI all'accoglienza dei migranti – NO all'invio di armi e soldati!


Lo slai cobas per il sindacato di classe in occasione della giornata nazionale di mobilitazione per la pace indetta dall'Arci, fa appello a tutti coloro che sono contro la guerra, antimilitaristi, antimperialisti, associazioni di solidarietà con gli immigrati di Taranto a una campagna di informazione e mobilitazione:
- contro le guerre alle nostre porte e in particolare quelle in corso in Libia e nel Mediterraneo  
- la fornitura di armi da parte delle industrie belliche italiane, pensiamo alla Leonardo di Grottaglie,
- contro le basi militari, compreso la Base navale della Marina a Taranto, le cui attività finalizzate alla partecipazione alle guerra per conto USA/NATO proseguono senza che la città abbia alcuna informazione e con il silenzio assenso delle Istituzioni locali
- contro le conseguenze delle guerre in materia di immigrazione di tanti diseredati che fuggono appunto da miserie, guerre, lager di tortura, violenza e sopraffazione, con tanti morti in mare.

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